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Calciomercato Napoli, si punta su Donati
Dopo il no a Santon salgono le quotazioni dell’esterno del Magonza: il suo manager ieri nel ritiro di Dimaro
giovedì 21 luglio 2016
corrieredellosport.it

NAPOLI - La svolta (calcisticamente parlando) a destra è nei fatti, è un’esigenza naturale che spinge alla conversione: è «politicamente» (ma in chiave tattica) corretta, perché è lì che ormai è stato ritenuto necessario intervenire, per alimentare il «gioco delle coppie», per avere dei «doppi» che si possano alternare, elevando ulteriormente la qualità e, dunque, provando a ridurre la forbice. La svolta a destra è netta, inderogabile e la presenza di Andrea D’Amico, il manager di Giulio Donati, non esprime sensazioni, ma diffonde l’opinione che qualcosa stia accadendo. «Ne stiamo parlando e lo continueremo a fare: siamo a buon punto, ma non è ancora fatta». Ladies and gentlemen, riecco a voi Giulio Donati (26), l’ex enfant prodige del Bayer Leverkusen, dirottato poi al Magonza, divenuto celebre con l’Under 21 che nel 2013 è arrivata ad un passo dalla conquista del titolo europeo: la svolta è in lui, stavolta, avvicinato dal Napoli due anni fa, che s’è messo un filino avanti ad un immancabile «mister X» inseguito a fari spenti dalla Val di Sole in poi. E’ una scelta da fare, con acuta riflessione, è una necessità e va aguzzato l’ingegno, per arricchire il Napoli, dotarlo di energia, di sfrontatezza, di esuberanza, di versatilità e Donati, che sa fare varie cose ed ha avuto modo di misurarsi in Bundesliga e di annusare la Champions, ha parecchie possibilità.

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giovedì 21 luglio 2016
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NAPOLI - La svolta (calcisticamente parlando) a destra è nei fatti, è un’esigenza naturale che spinge alla conversione: è «politicamente» (ma in chiave tattica) corretta, perché è lì che ormai è stato ritenuto necessario intervenire, per alimentare il «gioco delle coppie», per avere dei «doppi» che si possano alternare, elevando ulteriormente la qualità e, dunque, provando a ridurre la forbice. La svolta a destra è netta, inderogabile e la presenza di Andrea D’Amico, il manager di Giulio Donati, non esprime sensazioni, ma diffonde l’opinione che qualcosa stia accadendo. «Ne stiamo parlando e lo continueremo a fare: siamo a buon punto, ma non è ancora fatta». Ladies and gentlemen, riecco a voi Giulio Donati (26), l’ex enfant prodige del Bayer Leverkusen, dirottato poi al Magonza, divenuto celebre con l’Under 21 che nel 2013 è arrivata ad un passo dalla conquista del titolo europeo: la svolta è in lui, stavolta, avvicinato dal Napoli due anni fa, che s’è messo un filino avanti ad un immancabile «mister X» inseguito a fari spenti dalla Val di Sole in poi. E’ una scelta da fare, con acuta riflessione, è una necessità e va aguzzato l’ingegno, per arricchire il Napoli, dotarlo di energia, di sfrontatezza, di esuberanza, di versatilità e Donati, che sa fare varie cose ed ha avuto modo di misurarsi in Bundesliga e di annusare la Champions, ha parecchie possibilità.

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