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Raiola fa sognare i napoletani: «Ibra e Balo? Non lo escludo»
L'agente dei due attaccanti non chiude la porta a un trasferimento a Napoli: «Zlatan è sempre stato innamorato della passione che Napoli e i napoletani riescono a dare»
mercoledì 1 febbraio 2017
corrieredellosport.it

ROMA - Mino Raiola ci va giù duro nei confronti di Maurizio Sarri. Parlando a Radio Crc della cessione in extremis all'Empoli del suo assistito El Kaddouri, ha detto: «Non siamo riusciti a metterci d'accordo col Napoli, stava andando in scadenza e c'è un rapporto privilegiato tra Napoli ed Empoli e ci hanno convinti con un progetto interessante. Omar ha giocato poco, non per le sue qualità, ma il colpevole è uno solo e si chiama Sarri. Non è mai stato chiaro con lui, poi 'se rinnovi, giochi', poi non l'ha messo in lista Champions ed il rapporto si era rotto».

LA CONCORRENZA DI CALLEJON - «Normale giocare poco avendo Callejon? Nella vita bisogna essere chiari anche perché poi si può accettare o meno, ma non si può dire ad un calciatore che è forte e poi non farlo giocare, è un controsenso. A Torino ha dimostrato il suo valore ed infatti il club voleva comprarlo, ma il Napoli non ha mai voluto privarsene e anche a Napoli ha dimostrato il suo valore, ma forse Sarri non ci ha mai creduto. Non voglio fare processi, ma la gestione di Sarri non mi è piaciuta, la società lo sa, ma dico anche che è un suo diritto gestire la rosa come crede».

DONNARUMMA - «Il Milan è una grandissima società e poche società hanno fatto ciò che ha fatto il club rossonero negli ultimi 25 anni. Ha grandissima esperienza e saprà gestire ogni situazione, come ha sempre fatto. Di Donnarumma ne parlo poco perché il ragazzo deve essere lasciato in pace. È del Milan, ha un contratto per un altro anno e mezzo, non stiamo parlando con nessuna squadra e se qualcuno lo vuole, deve rivolgersi al Milan. Con Galliani ho deciso che di Donnarumma non ne parlo più. Fino a ieri non ne avevo mai parlato, solo oggi, dichiaro che di Donnarumma non parlo più perché i ragazzi devono essere lasciati in pace. Lui ha un grande futuro davanti, deve crescere e fare ancora tanta strada: non dobbiamo sbagliare come abbiamo fatto in passato stressando i giovani talenti italiani. Non voglio sbagliare stavolta, ho deciso con Galliani di non pararne più per evitare varie interpretazioni delle parole. Dico solo che siamo sereni, Donnarumma è sereno e sta facendo la sua strada e la sua carriera, tutto il resto è mia responsabilità».

BALOTELLI - «Ibrahimovic e Balotelli di nuovo in Italia? Mario è al Nizza perché vuole dimostrare al mondo che è diventato una persona serena, vuole fare bene e lavorare e tutto questo lo sta dimostrando. Ci sono tante squadre che hanno chiesto informazioni, dalla Cina al nord d’Europa, ma a tutti abbiamo detto che vogliamo aspettare ancora qualche mese per decidere il futuro di Balotelli. Non escludiamo nulla, né il Napoli né altre società, vedremo in estate cosa accadrà. Il centro della vita di Balotelli è diventato il calcio e sua figlia, ma per concludere un’operazione è necessario che tutte le parti siano d’accordo. De Laurentiis è un presidente atipico, con grande personalità che va diretto per la sua strada e il Napoli è lì per colpa e merito del presidente».

IBRAHIMOVIC - «Ibrahimovic, invece, è sempre stato innamorato della passione che Napoli e i napoletani riescono a dare e lo dice sempre apertamente perché è cresciuto in una famiglia simile a quella napoletana e poi con me. Sa cosa vuol dire essere accolto in una famiglia napoletana e lo sapeva anche prima, quando non era famoso, quando mangiava a casa di mia mamma che gli cucinava i suoi piatti preferiti per cui sa cosa vuol dire l’amore dei napoletani ed è sempre stato attratto da questa passione. So che De Laurentiis lo ha conosciuto e poi chissà, con Zlatan non si sa mai nulla. Chissà se poi Sarri si comporterebbe con Ibrahimovic così come si è comportato con El Kaddouri!»

MATUIDI - «Matuidi alla Juventus? È in una società che non vuole vendere: lui è un giocatore fondamentale del Psg e il club non ha mai espresso la volontà di venderlo. Scuola calcio di Torre Annunziata che porta il mio nome? Prometto pubblicamente che presto verrò a Napoli».

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ROMA - Mino Raiola ci va giù duro nei confronti di Maurizio Sarri. Parlando a Radio Crc della cessione in extremis all'Empoli del suo assistito El Kaddouri, ha detto: «Non siamo riusciti a metterci d'accordo col Napoli, stava andando in scadenza e c'è un rapporto privilegiato tra Napoli ed Empoli e ci hanno convinti con un progetto interessante. Omar ha giocato poco, non per le sue qualità, ma il colpevole è uno solo e si chiama Sarri. Non è mai stato chiaro con lui, poi 'se rinnovi, giochi', poi non l'ha messo in lista Champions ed il rapporto si era rotto».

LA CONCORRENZA DI CALLEJON - «Normale giocare poco avendo Callejon? Nella vita bisogna essere chiari anche perché poi si può accettare o meno, ma non si può dire ad un calciatore che è forte e poi non farlo giocare, è un controsenso. A Torino ha dimostrato il suo valore ed infatti il club voleva comprarlo, ma il Napoli non ha mai voluto privarsene e anche a Napoli ha dimostrato il suo valore, ma forse Sarri non ci ha mai creduto. Non voglio fare processi, ma la gestione di Sarri non mi è piaciuta, la società lo sa, ma dico anche che è un suo diritto gestire la rosa come crede».

DONNARUMMA - «Il Milan è una grandissima società e poche società hanno fatto ciò che ha fatto il club rossonero negli ultimi 25 anni. Ha grandissima esperienza e saprà gestire ogni situazione, come ha sempre fatto. Di Donnarumma ne parlo poco perché il ragazzo deve essere lasciato in pace. È del Milan, ha un contratto per un altro anno e mezzo, non stiamo parlando con nessuna squadra e se qualcuno lo vuole, deve rivolgersi al Milan. Con Galliani ho deciso che di Donnarumma non ne parlo più. Fino a ieri non ne avevo mai parlato, solo oggi, dichiaro che di Donnarumma non parlo più perché i ragazzi devono essere lasciati in pace. Lui ha un grande futuro davanti, deve crescere e fare ancora tanta strada: non dobbiamo sbagliare come abbiamo fatto in passato stressando i giovani talenti italiani. Non voglio sbagliare stavolta, ho deciso con Galliani di non pararne più per evitare varie interpretazioni delle parole. Dico solo che siamo sereni, Donnarumma è sereno e sta facendo la sua strada e la sua carriera, tutto il resto è mia responsabilità».

BALOTELLI - «Ibrahimovic e Balotelli di nuovo in Italia? Mario è al Nizza perché vuole dimostrare al mondo che è diventato una persona serena, vuole fare bene e lavorare e tutto questo lo sta dimostrando. Ci sono tante squadre che hanno chiesto informazioni, dalla Cina al nord d’Europa, ma a tutti abbiamo detto che vogliamo aspettare ancora qualche mese per decidere il futuro di Balotelli. Non escludiamo nulla, né il Napoli né altre società, vedremo in estate cosa accadrà. Il centro della vita di Balotelli è diventato il calcio e sua figlia, ma per concludere un’operazione è necessario che tutte le parti siano d’accordo. De Laurentiis è un presidente atipico, con grande personalità che va diretto per la sua strada e il Napoli è lì per colpa e merito del presidente».

IBRAHIMOVIC - «Ibrahimovic, invece, è sempre stato innamorato della passione che Napoli e i napoletani riescono a dare e lo dice sempre apertamente perché è cresciuto in una famiglia simile a quella napoletana e poi con me. Sa cosa vuol dire essere accolto in una famiglia napoletana e lo sapeva anche prima, quando non era famoso, quando mangiava a casa di mia mamma che gli cucinava i suoi piatti preferiti per cui sa cosa vuol dire l’amore dei napoletani ed è sempre stato attratto da questa passione. So che De Laurentiis lo ha conosciuto e poi chissà, con Zlatan non si sa mai nulla. Chissà se poi Sarri si comporterebbe con Ibrahimovic così come si è comportato con El Kaddouri!»

MATUIDI - «Matuidi alla Juventus? È in una società che non vuole vendere: lui è un giocatore fondamentale del Psg e il club non ha mai espresso la volontà di venderlo. Scuola calcio di Torre Annunziata che porta il mio nome? Prometto pubblicamente che presto verrò a Napoli».

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