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Verdi: «Napoli, ecco perché ti ho detto no»
L'attaccante parla dopo aver rinunciato al trasferimento: «In un calcio senza bandiere, mi sono sentito in obbligo di continuare con il Bologna»
martedì 16 gennaio 2018
corrieredellosport.it

ROMA - «Non è stato un no al Napoli né alla città di Napoli né ai tifosi del Napoli, che ringrazio per l'affetto che mi hanno dimostrato. Ringrazio Giuntoli, che ha provato in ogni modo a convincermi, Sarri mi ha chiamato al telefono - "se vieni qui sarei felice", mi ha detto -, come Sepe e Tonelli, ma io non me la sento di lasciare Bologna, l'ho detto al mister. Al Napoli nessuno ti può garantire il posto sicuro, è una grande squadra, in ogni momento devi lottare al cento per cento per giocarti il posto e per farlo devi avere serenità e carica assoluta, cosa che non avrei avuto. Lusingato dell'offerta ma non volevo lasciare il Bologna a gennaio e sono tornato sulla mia decisione». Così Simone Verdi a Sky Sport spiega il rifiuto di trasferirsi al Napoli.

«A GIUGNO PUO' SUCCEDERE TUTTO» - «Ci sono stati momenti in cui ho pensato che stavo dicendo no alla prima della classe, a una piazza importante, dovevo potevo giocarmi lo scudetto, certo. Ma ho scelto con molta serenità di restare perché avevo deciso di restare qui, di sposare questo progetto e continuare il mio percorso di crescita. Dalla società mi ha sempre detto che se avessi deciso di restare loro sarebbero stati contenti, e io ora so che devo dare molto di più in rossoblù, perché so di aver lasciato partire un treno, fino a giugno resto. Poi a giugno può succedere tutto».

«Se faccio gol al Napoli? Io gioco per il Bologna... - continua Verdi - so che non ho fatto una scelta facile, ho detto no a un'offerta importante. Ora finiamo il campionato, poi quello che succederà succederà». 

IL TWEET - Poco dopo, Verdi ha twittato i motivi della sua scelta: «Non ho nulla contro Napoli e i napoletani, anzi... ma in un calcio che non ha più bandiere e non ha più punti di riferimento mi sento in obbligo di continuare la stagione con una società che fin da subito ha creduto in me, come giocatore e come uomo. Sarebbe stato irrispettoso lasciare tutto e andare via. Ringrazio i tifosi che in questi giorni mi hanno fatto capire che avevano ancora bisogno di me. Io ci sono! Ancora con questi colori! Forza Bologna».

Simone VERDI

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«A GIUGNO PUO' SUCCEDERE TUTTO» - «Ci sono stati momenti in cui ho pensato che stavo dicendo no alla prima della classe, a una piazza importante, dovevo potevo giocarmi lo scudetto, certo. Ma ho scelto con molta serenità di restare perché avevo deciso di restare qui, di sposare questo progetto e continuare il mio percorso di crescita. Dalla società mi ha sempre detto che se avessi deciso di restare loro sarebbero stati contenti, e io ora so che devo dare molto di più in rossoblù, perché so di aver lasciato partire un treno, fino a giugno resto. Poi a giugno può succedere tutto».

«Se faccio gol al Napoli? Io gioco per il Bologna... - continua Verdi - so che non ho fatto una scelta facile, ho detto no a un'offerta importante. Ora finiamo il campionato, poi quello che succederà succederà». 

IL TWEET - Poco dopo, Verdi ha twittato i motivi della sua scelta: «Non ho nulla contro Napoli e i napoletani, anzi... ma in un calcio che non ha più bandiere e non ha più punti di riferimento mi sento in obbligo di continuare la stagione con una società che fin da subito ha creduto in me, come giocatore e come uomo. Sarebbe stato irrispettoso lasciare tutto e andare via. Ringrazio i tifosi che in questi giorni mi hanno fatto capire che avevano ancora bisogno di me. Io ci sono! Ancora con questi colori! Forza Bologna».

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