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Champions League

Gattuso: «Il Napoli poteva vincere, ho rimpianti. Pirlo alla Juve? Sono c...i suoi»
Il tecnico partenopeo dopo l'eliminazione dalla Champions con il Barcellona: "Abbiamo preso tre gol incredibili, uno è da rivedere". Poi, sull'amico nuovo tecnico della Juve: "Si dorme poco, non basta una grande carriera da calciatore"
sabato 8 agosto 2020
corrieredellosport.it

BARCELLONA (Spagna) - Rino Gattuso non digerisce il ko di Barcellona che certifica l’addio alla Champions del suo Napoli, ma riesce a vedere tanti aspetti positivi nella prestazione dei suoi ragazzi: “Il rimpianto è tanto perché abbiamo avuto mezz’ora di blackout – le parole di Gattuso a Sky - abbiamo preso tre gol incredibili e poi c’è un gol da rivedere. E’ troppo facile però parlare dell’arbitro dopo la partita”. "Ho visto una squadra che ha iniziato con personalità – continua l'allenatore del Napoli - ma non abbiamo dato continuità. Mi fa rabbia prendere gol da calcio d'angolo dal Barcellona. Abbiamo giocatori forti, ma per diventare grandi serve una mentalità diversa da quella dimostrata in questi mesi", ha aggiunto. "Abbiamo creato il doppio delle occasioni, però abbiamo pagato gli errori commessi. Sono soddisfatto, perchè potevamo vincere ma abbiamo pagato anche il fatto che loro non hanno giocato per 19 giorni - continua Gattuso - oggi la differenza l'hanno fatta i singoli, noi abbiamo giocatori forti in prospettiva e queste partite ci aiuteranno a farlo. Qui non puoi addormentarti per mezz'ora".

“Nei primi dieci minuti di partita il Barcellona non è uscito dalla sua metà campo, poi nella mezz'ora successiva sì - continua Gattuso - spesso andiamo sul fondo, ma non al cross. Andavamo sul dischetto del rigore, non alzavamo la sfera. Quand'è entrato Milik invece siamo andati al cross perché ha caratteristiche diverse. A me è sembrata più di una buona partita la nostra oggi”. "Sono deluso - l'analisi del tecnico del Napoli - perché, vedendola dal campo, mi sono accorto che potevamo fargli male. Abbiamo regalato un po' la partita al Barcellona, che non sta benissimo. Con un po' di convinzione in più e un pizzico di brillantezza mentale. Abbiamo sbagliato cose troppo facili a volte. Abbiamo sbagliato sui concetti difensivi, ma anche a livello di passaggi. Sono 7-8 anni che il Barcellona non va sotto nel possesso palla e nei tiri in porta, per questo sono nervoso. Potevamo fare anche meglio, abbiamo lasciato qualcosa ma ci sta. Di fronte c'erano dei campioni. Messi non ti lascia mai tranquillo, non è facile giocare contro questi. Mi brucia".

In chiusura, sull’ex compagno di squadra Andrea Pirlo, nominato oggi nuovo allenatore della Juve, dice, tra il serio e lo scherzoso: “Adesso sono cazzi suoi. Beato lui che ha cominciato subito alla Juventus, io ho detto così perché il mestiere è difficile. Bisogna studiare, lavorare, si dorme poco, non basta aver fatto una grande carriera. Un grande in bocca al lupo a Pirlo. Penso che chi è stato un grande calciatore deve togliersi il prima possibili i grandi del calciatore. Questo mestiere non si fa solo leggendo i libri.”.

Gennaro Ivan GATTUSO

Italia

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Gattuso: «Il Napoli poteva vincere, ho rimpianti. Pirlo alla Juve? Sono c...i suoi»
Il tecnico partenopeo dopo l'eliminazione dalla Champions con il Barcellona: "Abbiamo preso tre gol incredibili, uno è da rivedere". Poi, sull'amico nuovo tecnico della Juve: "Si dorme poco, non basta una grande carriera da calciatore"
sabato 8 agosto 2020
corrieredellosport.it

BARCELLONA (Spagna) - Rino Gattuso non digerisce il ko di Barcellona che certifica l’addio alla Champions del suo Napoli, ma riesce a vedere tanti aspetti positivi nella prestazione dei suoi ragazzi: “Il rimpianto è tanto perché abbiamo avuto mezz’ora di blackout – le parole di Gattuso a Sky - abbiamo preso tre gol incredibili e poi c’è un gol da rivedere. E’ troppo facile però parlare dell’arbitro dopo la partita”. "Ho visto una squadra che ha iniziato con personalità – continua l'allenatore del Napoli - ma non abbiamo dato continuità. Mi fa rabbia prendere gol da calcio d'angolo dal Barcellona. Abbiamo giocatori forti, ma per diventare grandi serve una mentalità diversa da quella dimostrata in questi mesi", ha aggiunto. "Abbiamo creato il doppio delle occasioni, però abbiamo pagato gli errori commessi. Sono soddisfatto, perchè potevamo vincere ma abbiamo pagato anche il fatto che loro non hanno giocato per 19 giorni - continua Gattuso - oggi la differenza l'hanno fatta i singoli, noi abbiamo giocatori forti in prospettiva e queste partite ci aiuteranno a farlo. Qui non puoi addormentarti per mezz'ora".

“Nei primi dieci minuti di partita il Barcellona non è uscito dalla sua metà campo, poi nella mezz'ora successiva sì - continua Gattuso - spesso andiamo sul fondo, ma non al cross. Andavamo sul dischetto del rigore, non alzavamo la sfera. Quand'è entrato Milik invece siamo andati al cross perché ha caratteristiche diverse. A me è sembrata più di una buona partita la nostra oggi”. "Sono deluso - l'analisi del tecnico del Napoli - perché, vedendola dal campo, mi sono accorto che potevamo fargli male. Abbiamo regalato un po' la partita al Barcellona, che non sta benissimo. Con un po' di convinzione in più e un pizzico di brillantezza mentale. Abbiamo sbagliato cose troppo facili a volte. Abbiamo sbagliato sui concetti difensivi, ma anche a livello di passaggi. Sono 7-8 anni che il Barcellona non va sotto nel possesso palla e nei tiri in porta, per questo sono nervoso. Potevamo fare anche meglio, abbiamo lasciato qualcosa ma ci sta. Di fronte c'erano dei campioni. Messi non ti lascia mai tranquillo, non è facile giocare contro questi. Mi brucia".

In chiusura, sull’ex compagno di squadra Andrea Pirlo, nominato oggi nuovo allenatore della Juve, dice, tra il serio e lo scherzoso: “Adesso sono cazzi suoi. Beato lui che ha cominciato subito alla Juventus, io ho detto così perché il mestiere è difficile. Bisogna studiare, lavorare, si dorme poco, non basta aver fatto una grande carriera. Un grande in bocca al lupo a Pirlo. Penso che chi è stato un grande calciatore deve togliersi il prima possibili i grandi del calciatore. Questo mestiere non si fa solo leggendo i libri.”.

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