ROMA - Ventisei anni di reclusione per omicidio volontario. È questa la sentenza dei giudici della Terza Sezione della Corte d'Assise di Roma nei confronti di Daniele De Santis nel processo per l'assassinio di Ciro Esposito, tifoso del Napoli ferito in viale di Tor di Quinto prima della finale di Coppa Italia del 2014 e morto dopo 53 giorni di agonia. «Devi marcire per quello che hai fatto», ha urlato il pubblico dopo la lettura della sentenza. Per l'ultrà giallorosso i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio avevano chiesto la condanna all’ergastolo. Presenti anche la madre della vittima, Antonella Leardi, e alcuni amici e familiari. «La pena inflitta è congrua e giusta, per De Santis non provo odio perché l'ho perdonato», ha commentato la signora Leardi.
ROMA - Ventisei anni di reclusione per omicidio volontario. È questa la sentenza dei giudici della Terza Sezione della Corte d'Assise di Roma nei confronti di Daniele De Santis nel processo per l'assassinio di Ciro Esposito, tifoso del Napoli ferito in viale di Tor di Quinto prima della finale di Coppa Italia del 2014 e morto dopo 53 giorni di agonia. «Devi marcire per quello che hai fatto», ha urlato il pubblico dopo la lettura della sentenza. Per l'ultrà giallorosso i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio avevano chiesto la condanna all’ergastolo. Presenti anche la madre della vittima, Antonella Leardi, e alcuni amici e familiari. «La pena inflitta è congrua e giusta, per De Santis non provo odio perché l'ho perdonato», ha commentato la signora Leardi.
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