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Tuteliamo i tifosi "tesserati": parte la campagna
Da Napoli il primo passo, un manifesto-appello per il rispetto dei possessori sempre più spesso discriminati. Tra i firmatari l'onorevole Taglialatela e il suo collega juventino Laffranco
martedì 11 aprile 2017
corrieredellosport.it

NAPOLI - Per la libera circolazione del tifoso. O, meglio ancora, per non sentirsi addosso l’odiosa sensazione della discriminazione, foss’anche solo territoriale. Sta per partire da Napoli una nuova e impegnata campagna per il rispetto dei principi e delle norme legati alla “tessera del tifoso”, tentativo di fidelizzazione che però non è mai riuscito - e neanche ci ha provato, in verità - a nasconderne la vera natura. Ovvero: il controllo, la selezione o, se si vuole, addirittura la schedatura di chi va in trasferta per tifare. Iniziativa dura eppure necessaria per portare alla partita gente che non s’è mai macchiata di reati da stadio e non colpita da divieti di partecipazione a manifestazioni dello sport. E il tifo tranquillo -  soprattutto quello del calcio che è più numeroso e nomade - l’ha accettata, quella selezione. L’ha accettata convinto che non avrebbe avuto più problemi, né limitazioni nella sua scelta di seguire la propria squadra anche fuori casa. 

Invece accade spesso, sempre più spesso, che nelle  “determinazioni” dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive il divieto di trasferta sia esteso anche ai possessori della “tessera del tifoso”, svuotando ragione e spirito della sua stessa esistenza. E arrivando persino ad una inaccettabile discriminazione territoriale quando permette l’acquisto dei biglietti ai tifosi ospiti ma residenti nella regione dove si tiene la manifestazione e vietandolo, invece, ai residenti nella regione da cui la squadra arriva.

Di qui la campagna che sta per partire da Napoli e dai tifosi del Napoli, ma che raccoglie il consenso anche del tifo d’altre regioni e d’altre squadre. Il primo passo, già nei prossimi giorni, sarà la firma di un manifesto-appello all’Osservatorio e alle Prefetture per il rispetto dei diritti dei tifosi “tesserati”. Tra i primi firmatari due deputati: Marcello Taglialatela, sostenitore dichiarato del Napoli, e Pietro Laffranco, juventino doc. E questo è di sicuro un buon segnale.

Tuteliamo i tifosi "tesserati": parte la campagna
Da Napoli il primo passo, un manifesto-appello per il rispetto dei possessori sempre più spesso discriminati. Tra i firmatari l'onorevole Taglialatela e il suo collega juventino Laffranco
martedì 11 aprile 2017
corrieredellosport.it

NAPOLI - Per la libera circolazione del tifoso. O, meglio ancora, per non sentirsi addosso l’odiosa sensazione della discriminazione, foss’anche solo territoriale. Sta per partire da Napoli una nuova e impegnata campagna per il rispetto dei principi e delle norme legati alla “tessera del tifoso”, tentativo di fidelizzazione che però non è mai riuscito - e neanche ci ha provato, in verità - a nasconderne la vera natura. Ovvero: il controllo, la selezione o, se si vuole, addirittura la schedatura di chi va in trasferta per tifare. Iniziativa dura eppure necessaria per portare alla partita gente che non s’è mai macchiata di reati da stadio e non colpita da divieti di partecipazione a manifestazioni dello sport. E il tifo tranquillo -  soprattutto quello del calcio che è più numeroso e nomade - l’ha accettata, quella selezione. L’ha accettata convinto che non avrebbe avuto più problemi, né limitazioni nella sua scelta di seguire la propria squadra anche fuori casa. 

Invece accade spesso, sempre più spesso, che nelle  “determinazioni” dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive il divieto di trasferta sia esteso anche ai possessori della “tessera del tifoso”, svuotando ragione e spirito della sua stessa esistenza. E arrivando persino ad una inaccettabile discriminazione territoriale quando permette l’acquisto dei biglietti ai tifosi ospiti ma residenti nella regione dove si tiene la manifestazione e vietandolo, invece, ai residenti nella regione da cui la squadra arriva.

Di qui la campagna che sta per partire da Napoli e dai tifosi del Napoli, ma che raccoglie il consenso anche del tifo d’altre regioni e d’altre squadre. Il primo passo, già nei prossimi giorni, sarà la firma di un manifesto-appello all’Osservatorio e alle Prefetture per il rispetto dei diritti dei tifosi “tesserati”. Tra i primi firmatari due deputati: Marcello Taglialatela, sostenitore dichiarato del Napoli, e Pietro Laffranco, juventino doc. E questo è di sicuro un buon segnale.

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