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Napoli, De Laurentiis: «I soldi li spendo, ma con intelligenza»
Il presidente del club azzurro si rivolge ai tifosi: «Scusate se non riesco a farvi sempre felici, siete il mio unico gol»
giovedì 21 dicembre 2017
corrieredellosport.it

NAPOLI - «Da noi sono passati i Quagliarella, i Lavezzi, i Cavani, gli Higuain, i Mertens, gli Insigne, di storia in dieci anni ne abbiamo scritta parecchia. Non abbiamo vinto lo scudetto, chiedo scusa, ma mi sono stancato di questa cazz... del 'chi compri'?». Aurelio De Laurentiis parla nel corso della presentazione della mostra "Il Napoli nel mito-storie, campioni e trofei mai visti", al Museo Archeologico Nazionale del capoluogo campano.

«Oggi, con il recupero di Milik e Ghoulam e l'arrivo di Inglese, dobbiamo stare attenti, guardate per esempio come sta crescendo Mario Rui oppure Ounas che piace molto a Sarri, un grande maestro - sottolinea il presidente dei partenopei - Mi dicono 'caccia i soldi' ma di soldi ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a cacciarli ma con intelligenza. Dal 2007 ad oggi sono passati dieci anni di un certo standing, senza mai dover chiedere scusa a nessuno, ma il calcio sta cambiando, è difficile avere a che fare con determinate squadre europee. Prendiamo l'Arsenal, lo sapete da quando non vince uno scudetto? Eppure hanno un investimento di 1 miliardo solo per costruire l'area dello stadio, 300mln solo per lo stadio, più una urbanizzazione che gli hanno fatto fare per massimizzare le entrate. Qui se andiamo in Comune le pernacchie si sprecano, non riescono a stare dietro a loro stessi Noi siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone. Il Napoli - prosegue - se la deve giocare alla grande ma bisogna anche avere la capacità di avere i bilanci in ordine. Sarebbe un gioco da ragazzi andare e comprare, l'ho fatto col cinema, poi però che tutti i fattori della produzione concorrano al risultato concreto è un'altra cosa».SARRI - Per quanto vedere certi acquisti in panchina lo infastidisca, De Laurentiis si tiene stretto Sarri: «Quando l'ho scelto hanno messo i manifesti per strada dicendo che ero pazzo e invece è ora lui il protagonista e gli lascio il campo volentieri. È il regista che ho scelto perché faccia il film più bello che accontenti i miei spettatori, i tifosi. Scusatemi se non riesco a farvi sempre felici ma ci provo costantemente, siete il mio unico gol».

STADIO - Per un museo vero e proprio servirà una casa del Napoli, uno stadio di proprietà: De Laurentiis conferma l'ipotesi di portarlo fuori città: «Ho capito che se non cerco io i terreni e li ho anche trovati... ma bisogna fare delle verifiche e non posso portare atleti in un posto che non sia perfetto sotto tutti gli aspetti. Può darsi anche che questo posto sia a 7km da Napoli, pazienza, ma se riesco ad arrivarci col ferro o l'autostrada... oggi come oggi muoversi per Napoli è difficile. Mi sono anche stancato, dal 2007 devo avere 7mln di euro dal Comune, quanti investimenti potevo fare sui giovani del vivaio con questi soldi?».Qui in Italia, se andiamo in Comune a chiedere qualcosa, le pernacchie si sprecano - commenta - Siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone che ci siamo creati una vera industria. Io non mi fido di quello che succede a Napoli e ho capito che mi devo trovare io un terreno, non posso portare dei grandi atleti in un posto che non sia perfetto". E dei terreni De Laurentiis li ha trovati anche se non entra nei dettagli. "Sto facendo fare varie verifiche, poi puo' pure essere che questo posto sia a 7 km da Napoli ma pazienza, specie se magari, col ferro o via autostrada, posso raggiungerlo in 10-15 minuti quando oggi, per arrivare dalla stazione al San Paolo, servono tre quarti d'ora. Mi sono stancato di una citta' dove aspetto che il Comune mi restituisca 7 milioni dal 2007». Infine, su cosa preferirebbe accogliere nel museo del Napoli fra scudetto e Champions, commenta: «Non rinuncerei a nulla. La cosa più bella nella vita è sognare, non costa nulla».

Aurelio DE LAURENTIIS

Italia

Napoli, De Laurentiis: «I soldi li spendo, ma con intelligenza»
Il presidente del club azzurro si rivolge ai tifosi: «Scusate se non riesco a farvi sempre felici, siete il mio unico gol»
giovedì 21 dicembre 2017
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NAPOLI - «Da noi sono passati i Quagliarella, i Lavezzi, i Cavani, gli Higuain, i Mertens, gli Insigne, di storia in dieci anni ne abbiamo scritta parecchia. Non abbiamo vinto lo scudetto, chiedo scusa, ma mi sono stancato di questa cazz... del 'chi compri'?». Aurelio De Laurentiis parla nel corso della presentazione della mostra "Il Napoli nel mito-storie, campioni e trofei mai visti", al Museo Archeologico Nazionale del capoluogo campano.

«Oggi, con il recupero di Milik e Ghoulam e l'arrivo di Inglese, dobbiamo stare attenti, guardate per esempio come sta crescendo Mario Rui oppure Ounas che piace molto a Sarri, un grande maestro - sottolinea il presidente dei partenopei - Mi dicono 'caccia i soldi' ma di soldi ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a cacciarli ma con intelligenza. Dal 2007 ad oggi sono passati dieci anni di un certo standing, senza mai dover chiedere scusa a nessuno, ma il calcio sta cambiando, è difficile avere a che fare con determinate squadre europee. Prendiamo l'Arsenal, lo sapete da quando non vince uno scudetto? Eppure hanno un investimento di 1 miliardo solo per costruire l'area dello stadio, 300mln solo per lo stadio, più una urbanizzazione che gli hanno fatto fare per massimizzare le entrate. Qui se andiamo in Comune le pernacchie si sprecano, non riescono a stare dietro a loro stessi Noi siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone. Il Napoli - prosegue - se la deve giocare alla grande ma bisogna anche avere la capacità di avere i bilanci in ordine. Sarebbe un gioco da ragazzi andare e comprare, l'ho fatto col cinema, poi però che tutti i fattori della produzione concorrano al risultato concreto è un'altra cosa».SARRI - Per quanto vedere certi acquisti in panchina lo infastidisca, De Laurentiis si tiene stretto Sarri: «Quando l'ho scelto hanno messo i manifesti per strada dicendo che ero pazzo e invece è ora lui il protagonista e gli lascio il campo volentieri. È il regista che ho scelto perché faccia il film più bello che accontenti i miei spettatori, i tifosi. Scusatemi se non riesco a farvi sempre felici ma ci provo costantemente, siete il mio unico gol».

STADIO - Per un museo vero e proprio servirà una casa del Napoli, uno stadio di proprietà: De Laurentiis conferma l'ipotesi di portarlo fuori città: «Ho capito che se non cerco io i terreni e li ho anche trovati... ma bisogna fare delle verifiche e non posso portare atleti in un posto che non sia perfetto sotto tutti gli aspetti. Può darsi anche che questo posto sia a 7km da Napoli, pazienza, ma se riesco ad arrivarci col ferro o l'autostrada... oggi come oggi muoversi per Napoli è difficile. Mi sono anche stancato, dal 2007 devo avere 7mln di euro dal Comune, quanti investimenti potevo fare sui giovani del vivaio con questi soldi?».Qui in Italia, se andiamo in Comune a chiedere qualcosa, le pernacchie si sprecano - commenta - Siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone che ci siamo creati una vera industria. Io non mi fido di quello che succede a Napoli e ho capito che mi devo trovare io un terreno, non posso portare dei grandi atleti in un posto che non sia perfetto". E dei terreni De Laurentiis li ha trovati anche se non entra nei dettagli. "Sto facendo fare varie verifiche, poi puo' pure essere che questo posto sia a 7 km da Napoli ma pazienza, specie se magari, col ferro o via autostrada, posso raggiungerlo in 10-15 minuti quando oggi, per arrivare dalla stazione al San Paolo, servono tre quarti d'ora. Mi sono stancato di una citta' dove aspetto che il Comune mi restituisca 7 milioni dal 2007». Infine, su cosa preferirebbe accogliere nel museo del Napoli fra scudetto e Champions, commenta: «Non rinuncerei a nulla. La cosa più bella nella vita è sognare, non costa nulla».

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