Serie A
ROMA - Davanti alle telecamere, Sarri è più arrabbiato per l'atteggiamentodi Insigne che del risultato. Ai microfoni di Mediaset, l'allenatore del Napoli se la prende con il suo giocatore, dopo la reazione "nervosa" al momento della sostituzione: «Quando esce deve stare zitto e basta. Se c'è qualcosa da chiarire lo faremo nei prossimi giorni. L'ho tolto perché non sembrava stare bene fisicamente».
A PARTITA - «Abbiamo fatto bene ma se concediamo due errori a una squadra come la Juve, il rischio di pagarli c'è sempre». Sarri è chiaro nell'individuare le chiavi della partita giocata allo Stadium: «Non meritavamo la sconfitta per quello che si è visto in campo. In questo momento facciamo sempre qualche errore e contro i giocatori che ha la Juve diventa pericolosissimo. L'anno scorso avevamo fatto una gara più timida. Davanti eravamo un po' stanchi e questo potrebbe avere un po' inciso. Mi dispiace per il secondo gol preso per un errore su una lettura sbagliata. Il primo non lo commento, è un errore singolo, sfortunato perché la palla è finita sul piede di Bonucci».
HIGUAIN - «L'abbraccio con Higuain? Quando sei arrabbiato con un figlio continui a volergli bene. Lui mi ha fatto solo del bene, il passaggio alla Juve mi ha fatto male ma rimane una persona alla quale sono affezionatissimo e probabilmente fra 10 anni ci sentiremo ancora». L'allenatore del Napoli, poi ai microfoni di Sky Sport, augura successi "continentali" al suo ex giocatore: «Se porterà la Juve a vincere in Europa? Sarei contento per lui, non per la Juve».
AVVERSARIE - Il Napoli è uscito sconfitto con le principali avversari dei "piani alti". Ma dopo Roma e Juve, Sarri non si dice preoccupato: «Il Napoli ha lottato nelle prime posizioni nelle scorse stagioni e anche quest'anno è nei primi posti. Non abbiamo mai detto di essere competitivi per il massimo livello, se no avremmo preso giocatori dell'87 o dell'88. Invece abbiamo fatto una giusta scelta di prendere tutti giocatori giovani, del' 94, '95, '97. La società ha scelto di crearsi un futuro, quindi il percorso è più lungo: la squadra deve crescere in personalità e esperienza».
ROMA - Davanti alle telecamere, Sarri è più arrabbiato per l'atteggiamentodi Insigne che del risultato. Ai microfoni di Mediaset, l'allenatore del Napoli se la prende con il suo giocatore, dopo la reazione "nervosa" al momento della sostituzione: «Quando esce deve stare zitto e basta. Se c'è qualcosa da chiarire lo faremo nei prossimi giorni. L'ho tolto perché non sembrava stare bene fisicamente».
A PARTITA - «Abbiamo fatto bene ma se concediamo due errori a una squadra come la Juve, il rischio di pagarli c'è sempre». Sarri è chiaro nell'individuare le chiavi della partita giocata allo Stadium: «Non meritavamo la sconfitta per quello che si è visto in campo. In questo momento facciamo sempre qualche errore e contro i giocatori che ha la Juve diventa pericolosissimo. L'anno scorso avevamo fatto una gara più timida. Davanti eravamo un po' stanchi e questo potrebbe avere un po' inciso. Mi dispiace per il secondo gol preso per un errore su una lettura sbagliata. Il primo non lo commento, è un errore singolo, sfortunato perché la palla è finita sul piede di Bonucci».
HIGUAIN - «L'abbraccio con Higuain? Quando sei arrabbiato con un figlio continui a volergli bene. Lui mi ha fatto solo del bene, il passaggio alla Juve mi ha fatto male ma rimane una persona alla quale sono affezionatissimo e probabilmente fra 10 anni ci sentiremo ancora». L'allenatore del Napoli, poi ai microfoni di Sky Sport, augura successi "continentali" al suo ex giocatore: «Se porterà la Juve a vincere in Europa? Sarei contento per lui, non per la Juve».
AVVERSARIE - Il Napoli è uscito sconfitto con le principali avversari dei "piani alti". Ma dopo Roma e Juve, Sarri non si dice preoccupato: «Il Napoli ha lottato nelle prime posizioni nelle scorse stagioni e anche quest'anno è nei primi posti. Non abbiamo mai detto di essere competitivi per il massimo livello, se no avremmo preso giocatori dell'87 o dell'88. Invece abbiamo fatto una giusta scelta di prendere tutti giocatori giovani, del' 94, '95, '97. La società ha scelto di crearsi un futuro, quindi il percorso è più lungo: la squadra deve crescere in personalità e esperienza».
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