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domenica 9 aprile 2017
Lazio - Napoli
0-3
Serie A
Stadio Olimpico di Roma

Serie A

Napoli, la nuova frontiera di Sarri può essere il doppio centravanti
Il tridente leggero ha offerto ottimi risultati, ma adesso occorre trovare un posto per Milik
sabato 8 aprile 2017
corrieredellosport.it

ROMA - In principio c’era un Napoli con Milik al centro dell’attacco. Poi è nato un altro Napoli, d’emergenza, senza Milik e con Mertens centravanti. Quel Napoli è diventato non solo stabile, ma efficacissimo. Infine è arrivato un Napoli a metà, un po’ (poco) di Milik e un po’ di Mertens. Questo “doppio” Napoli non va bene, non torna, non funziona. Sembra un paradosso, visto che prima non c’era scelta e ora sì, ma nei meccanismi e nella testa di una squadra si fatica a entrare. La riprova mercoledì sera: con Milik le difficoltà erano evidenti nella parte finale dell’azione, con Mertens ogni problema d’attacco si è risolto.

Eppure il primo Napoli di Milik era una bellezza. In estate, Sarri aveva sostituito il più grande capocannoniere della Serie A di tutti i tempi con un ragazzo di 23 anni, bella promessa, anzi, un futuro certo, al quale era stato concesso un bonus di fiducia e di tempo per prendere il posto di Higuain. Quel bonus non è stato consumato, nemmeno intaccato, visto che Milik è entrato in un attimo nella nuova squadra e ha colpito subito: doppietta decisiva a Kiev in Champions, doppietta contro il Milan, doppietta contro il Bologna.

Poi Milik si è fatto male e Sarri ha avuto l’idea giusta: Mertens centravanti. Il belga ci ha messo poco per trasformare l’emergenza in sicurezza, la precarietà in titolarità. Lo ha fatto a suon di gol, ma rendendo più rapido, più tecnico, più scintillante il palleggio finale della sua squadra.

Il problema esiste adesso e si riproporrà nella prossima stagione se resteranno a Napoli tutt’e due i centravanti, quello vero che oggi soffre e quello inventato che oggi (e non solo oggi) vola. A meno che Sarri non pensi a un modulo nuovo, a due ali (Callejon e Insigne) e due centravanti (Milik e Mertens). Potrebbe diventare la nuova frontiera del Napoli. Da un inventore come l’ex allenatore dello Stia ci si può aspettare di tutto.

domenica 9 aprile 2017
Lazio - Napoli
0-3
Lazio
Napoli
Serie A
Stadio Olimpico di Roma

Arkadiusz MILIK

Polonia

profilo
Dries MERTENS

Napoli, la nuova frontiera di Sarri può essere il doppio centravanti
Il tridente leggero ha offerto ottimi risultati, ma adesso occorre trovare un posto per Milik
sabato 8 aprile 2017
corrieredellosport.it

ROMA - In principio c’era un Napoli con Milik al centro dell’attacco. Poi è nato un altro Napoli, d’emergenza, senza Milik e con Mertens centravanti. Quel Napoli è diventato non solo stabile, ma efficacissimo. Infine è arrivato un Napoli a metà, un po’ (poco) di Milik e un po’ di Mertens. Questo “doppio” Napoli non va bene, non torna, non funziona. Sembra un paradosso, visto che prima non c’era scelta e ora sì, ma nei meccanismi e nella testa di una squadra si fatica a entrare. La riprova mercoledì sera: con Milik le difficoltà erano evidenti nella parte finale dell’azione, con Mertens ogni problema d’attacco si è risolto.

Eppure il primo Napoli di Milik era una bellezza. In estate, Sarri aveva sostituito il più grande capocannoniere della Serie A di tutti i tempi con un ragazzo di 23 anni, bella promessa, anzi, un futuro certo, al quale era stato concesso un bonus di fiducia e di tempo per prendere il posto di Higuain. Quel bonus non è stato consumato, nemmeno intaccato, visto che Milik è entrato in un attimo nella nuova squadra e ha colpito subito: doppietta decisiva a Kiev in Champions, doppietta contro il Milan, doppietta contro il Bologna.

Poi Milik si è fatto male e Sarri ha avuto l’idea giusta: Mertens centravanti. Il belga ci ha messo poco per trasformare l’emergenza in sicurezza, la precarietà in titolarità. Lo ha fatto a suon di gol, ma rendendo più rapido, più tecnico, più scintillante il palleggio finale della sua squadra.

Il problema esiste adesso e si riproporrà nella prossima stagione se resteranno a Napoli tutt’e due i centravanti, quello vero che oggi soffre e quello inventato che oggi (e non solo oggi) vola. A meno che Sarri non pensi a un modulo nuovo, a due ali (Callejon e Insigne) e due centravanti (Milik e Mertens). Potrebbe diventare la nuova frontiera del Napoli. Da un inventore come l’ex allenatore dello Stia ci si può aspettare di tutto.

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