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domenica 18 marzo 2018
Napoli - Genoa
1-0
Serie A
Stadio San Paolo di Napoli

Serie A

Napoli-Genoa 1-0: decide un colpo di testa di Albiol. Juve a due punti
La squadra di Sarri soffre al San Paolo contro un ottimo Genoa. A decidere la sfida è un colpo di testa del difensore al 72'
domenica 18 marzo 2018
10maggio87.it

ROMA - La testa di Albiol a svettare sopra una serata maledetta e a regalare tre punti vitali per un Napoli di nuovo in piena corsa per lo scudetto, due gradini sotto la Juventus capolista. Doveva essere la notte della rimonta sui bianconeri e rimonta è stata, seppur fra mille difficoltà. L'1-0 finale del Napoli di Sarri contro il Genoa è stato tutt'altro che semplice.  E' stato un match stregato fino al 72' quando la testa di Albiol su un angolo battuto da Callejon è andata in cielo per deviare il pallone della speranza, il pallone che riapre i giochi, a prescindere da uno spettacolo che stasera al San Paolo non si è visto. Stavolta contavano solo i tre punti contro un Genoa mai domo che ha rischiato in almeno tre ripartenze di indirizzare la partita in un altro modo, ben peggiore per Insigne e compagni. A dirla tutta gli azzurri sono stati quelli che sono andati più vicini al gol e i due legni colpiti da Insigne e Mertens sono lì a testimoniarlo. L'equilibrio in campo però era totale con il Napoli a costruire gioco e il Genoa ad aspettare, distruggere e ripartire sapientemente. La zuccata di Albiol è stata decisiva per riaprire un campionato che altrimenti sarebbe stato proibitivo per Sarri. Adesso invece la corsa è di nuovo vibrante con il match del 22 aprile sempre più vicino. 

GARA BLOCCATA - L'inizio è di marca ligure con il Genoa che per tre volte si affaccia pericolosamente dalle parti di Reina con Hiljemark, Zukanovic e soprattutto Lazovic. Il Napoli ci mette un quarto d'ora a prendere le misure di un avversario solido e veloce in ripartenza. Al 15' è Bertolacci a sfiorare il vantaggio con un tiro dalla distanza alto di pochissimo. La prima scossa partenopea arriva al 16' con Mertens che chiede l'uno-due a Jorginho poi a giro calcia a lato di un soffio. Al 20' Sarri è costretto a bruciare il primo cambio per togliere dal campo l'infortunato Hamsik (problema muscolare per lui), al suo posto dentro Zielinski. Il gioco del Napoli non riesce ad ingranare, la squadra è compassata e ne fa le spese la manovra che è troppo lenta per impensierire l'attenta retroguardia genoana. Al 34' è ancora il Genoa a regalare brividi ai tifosi del Napoli con un contropiede di Pandev deviato in angolo in modo decisivo da Albiol e un colpo di testa di Spolli fuori di un nulla. Il gioco scintillante del Napoli targato Sarri stasera non è perventuto. Nonostante la serata storta, negli ultimi cinque minuti arrivano le due migliori occasioni da gol per i padroni di casa: prima Allan spara alle stelle da posizione favorevole (grande l'assist di Mertens), poi Insigne di testa colpisce il palo a seguito di un calcio d'angolo. Il primo tempo finisce senza reti. Ed è giusto così.

DECIDE ALBIOL - Nella ripresa cresce il ritmo del Napoli che capisce finalmente l'importanza di una vittoria per riaprire la corsa scudetto. Callejon e Mertens hanno in apertura una doppia chance per sbloccare la gara ma non riescono a finalizzare a dovere. Il Genoa soffre il forcing avversario e non riesce più a ripartire come nella prima frazione. L'assedio azzurro porta anche un clamoroso palo interno colpito da Mertens al 52' con un tiro a giro dal limite imparabile per Perin. Per il Napoli è il 14° legno stagionale, solo l'Inter ne ha presi di più (17). Andando avanti con i minuti la stanchezza prende il sopravvento e la lucidità dei padroni di casa ne risente. Il Genoa al 66' va vicino addirittura al colpaccio con il neo entrato Taarabt che di sinistro dal limite colpisce troppo debolmente per impensierire Reina. Il Napoli insiste con tutte le sue forze senza trovare mai la verticalizzazione giusta per innescare i propria attaccanti. Quando il lavoro corale non riesce, ci si affida alle giocate dei singoli ma i tre tenori partenopei non riescono mai a scalfire l'attenta retroguardia ligure. Il gol che sblocca la partita non può, dunque, che arrivare da un tiro da fermo. Siamo al 72' quando Callejon batte un angolo a rientrare sul quale Albiol si avventa di testa deviando il pallone in modo decisivo. E' la rete del vantaggio del Napoli, è il gol che fa esplodere di gioia il San Paolo in una serata che sembrava stregata. Sarri toglie Callejon e Mertens per inserire Rog e Milik. Insigne sfiora il bis nei minuti finali in un paio di circostanze ma il Genoa resiste senza più riuscire, però, a creare pericoli dalle parti di Reina. Al triplice fischio il sospiro di sollievo del San Paolo è tangibile e giustificato. La Juventus adesso è distante solo due punti. Con lo scontro diretto ancora da giocare (a Torino) tutto è ancora possibile. La festa finale dei giocatori lo conferma: tutto può ancora accadere. Mai nella storia della serie A c'erano state 2 squadre con almeno 73 punti conquistati dopo 29 giornate. Se non è una corsa appassionante questa...

domenica 18 marzo 2018
Napoli - Genoa
1-0
Napoli
Genoa
Serie A
Stadio San Paolo di Napoli

Classifica Serie A - 2017-18

Juventus
Juventus
95
Napoli
Napoli
91
Roma
Roma
77
Lazio
Lazio
72
Inter
Inter
72
Milan
Milan
64
Atalanta
Atalanta
60
Fiorentina
Fiorentina
57
Torino
Torino
54
Sampdoria
Sampdoria
54
Sassuolo
Sassuolo
43
Genoa
41
Udinese
40
Chievo
40
Bologna
39
Cagliari
39
Spal
38
Crotone
35
Verona
25
Benevento
21
profilo
Raúl ALBIOL

Napoli-Genoa 1-0: decide un colpo di testa di Albiol. Juve a due punti
La squadra di Sarri soffre al San Paolo contro un ottimo Genoa. A decidere la sfida è un colpo di testa del difensore al 72'
domenica 18 marzo 2018
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ROMA - La testa di Albiol a svettare sopra una serata maledetta e a regalare tre punti vitali per un Napoli di nuovo in piena corsa per lo scudetto, due gradini sotto la Juventus capolista. Doveva essere la notte della rimonta sui bianconeri e rimonta è stata, seppur fra mille difficoltà. L'1-0 finale del Napoli di Sarri contro il Genoa è stato tutt'altro che semplice.  E' stato un match stregato fino al 72' quando la testa di Albiol su un angolo battuto da Callejon è andata in cielo per deviare il pallone della speranza, il pallone che riapre i giochi, a prescindere da uno spettacolo che stasera al San Paolo non si è visto. Stavolta contavano solo i tre punti contro un Genoa mai domo che ha rischiato in almeno tre ripartenze di indirizzare la partita in un altro modo, ben peggiore per Insigne e compagni. A dirla tutta gli azzurri sono stati quelli che sono andati più vicini al gol e i due legni colpiti da Insigne e Mertens sono lì a testimoniarlo. L'equilibrio in campo però era totale con il Napoli a costruire gioco e il Genoa ad aspettare, distruggere e ripartire sapientemente. La zuccata di Albiol è stata decisiva per riaprire un campionato che altrimenti sarebbe stato proibitivo per Sarri. Adesso invece la corsa è di nuovo vibrante con il match del 22 aprile sempre più vicino. 

GARA BLOCCATA - L'inizio è di marca ligure con il Genoa che per tre volte si affaccia pericolosamente dalle parti di Reina con Hiljemark, Zukanovic e soprattutto Lazovic. Il Napoli ci mette un quarto d'ora a prendere le misure di un avversario solido e veloce in ripartenza. Al 15' è Bertolacci a sfiorare il vantaggio con un tiro dalla distanza alto di pochissimo. La prima scossa partenopea arriva al 16' con Mertens che chiede l'uno-due a Jorginho poi a giro calcia a lato di un soffio. Al 20' Sarri è costretto a bruciare il primo cambio per togliere dal campo l'infortunato Hamsik (problema muscolare per lui), al suo posto dentro Zielinski. Il gioco del Napoli non riesce ad ingranare, la squadra è compassata e ne fa le spese la manovra che è troppo lenta per impensierire l'attenta retroguardia genoana. Al 34' è ancora il Genoa a regalare brividi ai tifosi del Napoli con un contropiede di Pandev deviato in angolo in modo decisivo da Albiol e un colpo di testa di Spolli fuori di un nulla. Il gioco scintillante del Napoli targato Sarri stasera non è perventuto. Nonostante la serata storta, negli ultimi cinque minuti arrivano le due migliori occasioni da gol per i padroni di casa: prima Allan spara alle stelle da posizione favorevole (grande l'assist di Mertens), poi Insigne di testa colpisce il palo a seguito di un calcio d'angolo. Il primo tempo finisce senza reti. Ed è giusto così.

DECIDE ALBIOL - Nella ripresa cresce il ritmo del Napoli che capisce finalmente l'importanza di una vittoria per riaprire la corsa scudetto. Callejon e Mertens hanno in apertura una doppia chance per sbloccare la gara ma non riescono a finalizzare a dovere. Il Genoa soffre il forcing avversario e non riesce più a ripartire come nella prima frazione. L'assedio azzurro porta anche un clamoroso palo interno colpito da Mertens al 52' con un tiro a giro dal limite imparabile per Perin. Per il Napoli è il 14° legno stagionale, solo l'Inter ne ha presi di più (17). Andando avanti con i minuti la stanchezza prende il sopravvento e la lucidità dei padroni di casa ne risente. Il Genoa al 66' va vicino addirittura al colpaccio con il neo entrato Taarabt che di sinistro dal limite colpisce troppo debolmente per impensierire Reina. Il Napoli insiste con tutte le sue forze senza trovare mai la verticalizzazione giusta per innescare i propria attaccanti. Quando il lavoro corale non riesce, ci si affida alle giocate dei singoli ma i tre tenori partenopei non riescono mai a scalfire l'attenta retroguardia ligure. Il gol che sblocca la partita non può, dunque, che arrivare da un tiro da fermo. Siamo al 72' quando Callejon batte un angolo a rientrare sul quale Albiol si avventa di testa deviando il pallone in modo decisivo. E' la rete del vantaggio del Napoli, è il gol che fa esplodere di gioia il San Paolo in una serata che sembrava stregata. Sarri toglie Callejon e Mertens per inserire Rog e Milik. Insigne sfiora il bis nei minuti finali in un paio di circostanze ma il Genoa resiste senza più riuscire, però, a creare pericoli dalle parti di Reina. Al triplice fischio il sospiro di sollievo del San Paolo è tangibile e giustificato. La Juventus adesso è distante solo due punti. Con lo scontro diretto ancora da giocare (a Torino) tutto è ancora possibile. La festa finale dei giocatori lo conferma: tutto può ancora accadere. Mai nella storia della serie A c'erano state 2 squadre con almeno 73 punti conquistati dopo 29 giornate. Se non è una corsa appassionante questa...

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