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domenica 22 dicembre 2019
Sassuolo - Napoli
1-2
Serie A
Mapei Stadium di Reggio Emilia

Serie A

Gattuso: «La squadra si è consegnata a me»
Il tecnico azzurro in conferenza stampa alla vigilia della partita di Serie A sul campo del Sassuolo: "Bisogna recuperare i giocatori mentalmente. La squadra deve ricominciare a giocare divertendosi"
sabato 21 dicembre 2019
corrieredellosport.it

NAPOLI - Il Napoli cerca di ritrovare il successo in Serie A nell'ultimo impegno del 2019, sul campo del Sassuolo. "Ho visto una squadra che si è consegnata a me e al mio staff, c'è grandissima disponibilità. Abbiamo lavorato molto bene, i ragazzi stanno facendo tutto quello che sto chiedendo. Stiamo cercando di fare qualcosa di diverso. Il Napoli deve tornare a fare quello che di grande ha fatto fino ad oggi. Servono serietà e fiducia. Continuiamo su questa strada" sono le parole di Gattuso in conferenza stampa alla vigilia della partita contro i neroverdi di De Zerbi. Il tecnico azzurro ha dichiarato: "Bisogna recuperare i giocatori mentalmente. Le prestazioni con Liverpool e Salisburgo non sono di due anni fa. La squadra deve ricominciare a giocare divertendosi anche se con un modulo e uno stile diverso".

"Io non ho paura, in questo momento devo farmi vedere duro. I giocatori adesso la classifica non devono guardarla, ma solo a come si lavora durante la settimana. nel calcio non esiste un'ultima spiaggia" ha aggiunto Gattuso. Su Milik: "Io sono innamorato di tutti i giocatori. Milik mi piace perché lega il gioco, ha presenza in area, è completo. Ha avuto sfortuna, ha passato le pene dell'inferno con gli infortuni. Bisogna ripartire dall'abbraccio fra Insigne e De Laurentiis in occasione della cena. Bisogna stare vicino alla squadra, i ragazzi hanno bisogno di affetto non dei fischi. Oggi la palla scotta, pesa dieci chili e non mezzo grammo". Il tecnico del Napoli ha poi spiegato: "Sono entrato nella testa di tutti i giocatori? Magari... a qualcuno starò sulle scatole, ma l'importante è che si vada in campo dando tutto. Poi, fuori, siccome sono stato calciatore anche io, lascio passare qualcosa. Dentro no. Devo lavorare nella testa dei miei giocatori. Multe e rinnovi sono stati dei problemi, è innegabile. Ma non siano alibi. I risultati aiuterebbero a risolvere queste problematiche. In tutto questo non vedo una squadra che va piano. Il primo giorno, dai ragazzi, ho sentito discorsi su multe e rinnovi. Ma ora no, sono consapevoli che hanno problemi più gravi, ovvero i risultati che non arrivano. Diamo priorità al campo e poi affronteremo queste cose qua".

Gattuso si è soffermato anche sul tema relativo al portiere: "Ospina o Meret? Ospina è un ragazzo molto bravo, che ci sta dando tanto. Ma in questo momento voglio dare continuità da dove siamo partiti". Poi, su Lozano: "Lozano, dei 20 gol che ha fatto, molti li ha segnati da attaccante esterno di destra. E io lo vedo più così che come punta". Infine, sulle differenze con Ancelotti: "La mia metodologia è diversa rispetto agli uomini di Ancelotti, mi piace farli ad alta intensità. Alla fine devo allenare la squadra come poi deve giocare. Un'ora e 15, 20, non di più se alleni ad alta intensità. Poi quando cambi qualcosa è chiaro che paghi un po' a livello muscolare". 

Gennaro Ivan GATTUSO

Italia

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Sassuolo - Napoli
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Sassuolo
Napoli
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Mapei Stadium di Reggio Emilia

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Gattuso: «La squadra si è consegnata a me»
Il tecnico azzurro in conferenza stampa alla vigilia della partita di Serie A sul campo del Sassuolo: "Bisogna recuperare i giocatori mentalmente. La squadra deve ricominciare a giocare divertendosi"
sabato 21 dicembre 2019
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NAPOLI - Il Napoli cerca di ritrovare il successo in Serie A nell'ultimo impegno del 2019, sul campo del Sassuolo. "Ho visto una squadra che si è consegnata a me e al mio staff, c'è grandissima disponibilità. Abbiamo lavorato molto bene, i ragazzi stanno facendo tutto quello che sto chiedendo. Stiamo cercando di fare qualcosa di diverso. Il Napoli deve tornare a fare quello che di grande ha fatto fino ad oggi. Servono serietà e fiducia. Continuiamo su questa strada" sono le parole di Gattuso in conferenza stampa alla vigilia della partita contro i neroverdi di De Zerbi. Il tecnico azzurro ha dichiarato: "Bisogna recuperare i giocatori mentalmente. Le prestazioni con Liverpool e Salisburgo non sono di due anni fa. La squadra deve ricominciare a giocare divertendosi anche se con un modulo e uno stile diverso".

"Io non ho paura, in questo momento devo farmi vedere duro. I giocatori adesso la classifica non devono guardarla, ma solo a come si lavora durante la settimana. nel calcio non esiste un'ultima spiaggia" ha aggiunto Gattuso. Su Milik: "Io sono innamorato di tutti i giocatori. Milik mi piace perché lega il gioco, ha presenza in area, è completo. Ha avuto sfortuna, ha passato le pene dell'inferno con gli infortuni. Bisogna ripartire dall'abbraccio fra Insigne e De Laurentiis in occasione della cena. Bisogna stare vicino alla squadra, i ragazzi hanno bisogno di affetto non dei fischi. Oggi la palla scotta, pesa dieci chili e non mezzo grammo". Il tecnico del Napoli ha poi spiegato: "Sono entrato nella testa di tutti i giocatori? Magari... a qualcuno starò sulle scatole, ma l'importante è che si vada in campo dando tutto. Poi, fuori, siccome sono stato calciatore anche io, lascio passare qualcosa. Dentro no. Devo lavorare nella testa dei miei giocatori. Multe e rinnovi sono stati dei problemi, è innegabile. Ma non siano alibi. I risultati aiuterebbero a risolvere queste problematiche. In tutto questo non vedo una squadra che va piano. Il primo giorno, dai ragazzi, ho sentito discorsi su multe e rinnovi. Ma ora no, sono consapevoli che hanno problemi più gravi, ovvero i risultati che non arrivano. Diamo priorità al campo e poi affronteremo queste cose qua".

Gattuso si è soffermato anche sul tema relativo al portiere: "Ospina o Meret? Ospina è un ragazzo molto bravo, che ci sta dando tanto. Ma in questo momento voglio dare continuità da dove siamo partiti". Poi, su Lozano: "Lozano, dei 20 gol che ha fatto, molti li ha segnati da attaccante esterno di destra. E io lo vedo più così che come punta". Infine, sulle differenze con Ancelotti: "La mia metodologia è diversa rispetto agli uomini di Ancelotti, mi piace farli ad alta intensità. Alla fine devo allenare la squadra come poi deve giocare. Un'ora e 15, 20, non di più se alleni ad alta intensità. Poi quando cambi qualcosa è chiaro che paghi un po' a livello muscolare". 

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