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sabato 19 marzo 2022
Napoli - Udinese
2-1
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Serie A

Spalletti: «Nove finali da vincere, dobbiamo scrivere la storia per i tifosi»
Il tecnico del Napoli suona la carica in vista della sfida contro l'Udinese, i friulani sono reduci da tre pareggi contro altrettante big
venerdì 18 marzo 2022
corrieredellosport.it

NAPOLI - Il Napoli vuole proseguire la rincorsa al Milan in campionato e guadagnare, almeno per qualche ora, la testa della classifica in compagnia dei rossoneri. Per fare ciò servirà battere l'Udinese di Cioffi al Maradona, ma i friulani sono avversari tutt'altro che semplici da affrontare. Reduci da quattro risultati utili consecutivi, di cui tre conquistati fermando sul pari Roma, Milan e Lazio, i bianconeri sono l'ennesimo ostacolo sul cammino dei partenopei.

Lo sa bene Luciano Spalletti, che nel corso della conferenza stampa alla vigilia della sfida interna contro l'Udinese ha voluto caricare l'ambiente: "Sentiamo tanto entusiasmo, è fortissimo. È facile andare ad assorbirlo, basti pensare alle ultime partite giocate e alla strada per arrivare allo stadio: era tutto un accelerare e frenare. Questo è amore, trasmette sensazioni positive alla squadra. nel prossimo mercato non andremo certamente a cercare altri tifosi. Ci bastano i nostri, abbiamo nove storie da raccontare e scrivere e dobbiamo essere riconoscenti per questo. Dobbiamo vivere nove partite da protagonisti perché i nostri tifosi ci sono, sia in casa che fuori".

Il tecnico degli azzurri ha poi parlato della sfida all'Udinese: "Le insidie sono molte, Marino e Pozzo sanno costruire per gli obiettivi che vogliono raggiungere. Marino crea ordine nelle situazioni, in campo è così, i giocatori sono scelti bene per i loro obiettivi. Le ripartenze sono un'insidia se non hai equilibrio, la forza sulle palle inattive perché hanno fisicità, e poi hanno grande estreo in 3-4 elementi, elementi di livello che possono fare mercato importante. Dovremo avere equilibrio, gestire la partita ed avere chiaro cosa ci giochiamo in queste 9 storie". Ha poi aggiunto: "Se guardiamo la classifica, chi è davanti ha più percentuale, come chi deve recuperare una partita, ma se vediamo le percentuali basate su il valore delle 4 squadre, dico 25% ciascuna! Ma la classifica vale".

Sulla formazione ha poi dichiarato: "Ho scelto gli 11 titolari e non ho nessun dubbio, se qualcuno dei miei pensa di riposare perché diffidato e la prossima è con l'Atalanta sbaglia. Noi dobbiamo vincere per andare alla storia successiva. Abbiamo il 100% di passione e voglia per queste storie. Sono rischi che si corrono e vanno affrontati, bisogna vincere, allenarsi e rivincere, è bello chiaro. E in casa bisogna metterci qualcosa in più, sento dire tante cose, ma tutto ciò riguarda l'affetto è oro colato e non gioca mai a sfavore. Le soluzioni dobbiamo trovarle in noi stessi di ciò che non è andato bene. A noi non influenza, può influenzare gli altri che alzano il livello di determinazione e dobbiamo metterci qualcosa in più". Spalletti ha poi parlato dei pochi gol arrivati dagli esterni: "Loro hanno un disegno ben preciso, faranno un blocco squadra abbastanza vicino all'area per recuperare e ripartire, perdere palla lì sarebbe un problema. Bisogna essere bravi ad andargli dietro, palleggiare in superiorità, abbiamo le caratteristiche per farlo. Calciatori tecnici tendono a prenderla tra i piedi, fare l'uno-due, lì non sono stato tanto bravo forse a dargli il comportamento di andare oltre quella barriera e riceverla dietro il blocco della linea difensiva".

Dopo quanto visto in Torino-Inter, col rigore negato sul fallo su Belotti, Spalletti ha parlato anche della classe arbitrale: "Ho fiducia, ho visto l'impegno e la strada intrapresa con la tecnologia, poi non so dirvi se la usano male e perché. Giannoccaro è venuto 3 giorni fa a farci una lezione e ci ha fatto vedere direttamente cosa accade nella sala VAR, i dialoghi, è complicato far collimare tutto anche se hanno preso pure decisioni importanti. Si reagisce alle cose che ritengono svolte male, siamo tranquilli di poter fare il nostro senza influenze degli errori". Su Insigne ha poi aggiunto: "L'ho visto molto bene quando è entrato domenica, in settimana si è allenato benissimo, si è impegnato moltissimo. I miei problemi per Insigne sono rivolte al fatto solo che tra 3 mesi non sarà più a mia disposizione".

Il tecnico azzurro ha poi aggiunto: "Per domani serve qualcosa in più. La somma degli sforzi ripetuti giorno dopo giorno ti porta un giorno ad alzarti ed avere qualcosa in più, un'esplosione che ti fa riuscire anche in quello grazie al lavoro quotidiano. Noi abbiamo fatto fatica, abbiamo preso due lauree quest'anno sulla fatica, anche se ci capita sempre qualcosa, ad esempio Ounas non sarà della partita, ma abbiamo un numero sufficiente di giocatori e si va convinti di farcela". Infine qualche battuta sui singoli: "La partecipazione del gruppo è completa, Koulibaly continua a tenere alta l'attenzione di tutti, lo stesso Ghoulam è sempre molto attento, se non gioca è per colpa mia. Più spazio per Mertens? Se non l'ho fatto giocare è un po' colpa mia, lui è sempre bravo a farsi trovare pronto, è sempre a disposizione".

Luciano SPALLETTI

Italia

sabato 19 marzo 2022
Napoli - Udinese
2-1
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Serie A

Spalletti: «Nove finali da vincere, dobbiamo scrivere la storia per i tifosi»
Il tecnico del Napoli suona la carica in vista della sfida contro l'Udinese, i friulani sono reduci da tre pareggi contro altrettante big
venerdì 18 marzo 2022
corrieredellosport.it

NAPOLI - Il Napoli vuole proseguire la rincorsa al Milan in campionato e guadagnare, almeno per qualche ora, la testa della classifica in compagnia dei rossoneri. Per fare ciò servirà battere l'Udinese di Cioffi al Maradona, ma i friulani sono avversari tutt'altro che semplici da affrontare. Reduci da quattro risultati utili consecutivi, di cui tre conquistati fermando sul pari Roma, Milan e Lazio, i bianconeri sono l'ennesimo ostacolo sul cammino dei partenopei.

Lo sa bene Luciano Spalletti, che nel corso della conferenza stampa alla vigilia della sfida interna contro l'Udinese ha voluto caricare l'ambiente: "Sentiamo tanto entusiasmo, è fortissimo. È facile andare ad assorbirlo, basti pensare alle ultime partite giocate e alla strada per arrivare allo stadio: era tutto un accelerare e frenare. Questo è amore, trasmette sensazioni positive alla squadra. nel prossimo mercato non andremo certamente a cercare altri tifosi. Ci bastano i nostri, abbiamo nove storie da raccontare e scrivere e dobbiamo essere riconoscenti per questo. Dobbiamo vivere nove partite da protagonisti perché i nostri tifosi ci sono, sia in casa che fuori".

Il tecnico degli azzurri ha poi parlato della sfida all'Udinese: "Le insidie sono molte, Marino e Pozzo sanno costruire per gli obiettivi che vogliono raggiungere. Marino crea ordine nelle situazioni, in campo è così, i giocatori sono scelti bene per i loro obiettivi. Le ripartenze sono un'insidia se non hai equilibrio, la forza sulle palle inattive perché hanno fisicità, e poi hanno grande estreo in 3-4 elementi, elementi di livello che possono fare mercato importante. Dovremo avere equilibrio, gestire la partita ed avere chiaro cosa ci giochiamo in queste 9 storie". Ha poi aggiunto: "Se guardiamo la classifica, chi è davanti ha più percentuale, come chi deve recuperare una partita, ma se vediamo le percentuali basate su il valore delle 4 squadre, dico 25% ciascuna! Ma la classifica vale".

Sulla formazione ha poi dichiarato: "Ho scelto gli 11 titolari e non ho nessun dubbio, se qualcuno dei miei pensa di riposare perché diffidato e la prossima è con l'Atalanta sbaglia. Noi dobbiamo vincere per andare alla storia successiva. Abbiamo il 100% di passione e voglia per queste storie. Sono rischi che si corrono e vanno affrontati, bisogna vincere, allenarsi e rivincere, è bello chiaro. E in casa bisogna metterci qualcosa in più, sento dire tante cose, ma tutto ciò riguarda l'affetto è oro colato e non gioca mai a sfavore. Le soluzioni dobbiamo trovarle in noi stessi di ciò che non è andato bene. A noi non influenza, può influenzare gli altri che alzano il livello di determinazione e dobbiamo metterci qualcosa in più". Spalletti ha poi parlato dei pochi gol arrivati dagli esterni: "Loro hanno un disegno ben preciso, faranno un blocco squadra abbastanza vicino all'area per recuperare e ripartire, perdere palla lì sarebbe un problema. Bisogna essere bravi ad andargli dietro, palleggiare in superiorità, abbiamo le caratteristiche per farlo. Calciatori tecnici tendono a prenderla tra i piedi, fare l'uno-due, lì non sono stato tanto bravo forse a dargli il comportamento di andare oltre quella barriera e riceverla dietro il blocco della linea difensiva".

Dopo quanto visto in Torino-Inter, col rigore negato sul fallo su Belotti, Spalletti ha parlato anche della classe arbitrale: "Ho fiducia, ho visto l'impegno e la strada intrapresa con la tecnologia, poi non so dirvi se la usano male e perché. Giannoccaro è venuto 3 giorni fa a farci una lezione e ci ha fatto vedere direttamente cosa accade nella sala VAR, i dialoghi, è complicato far collimare tutto anche se hanno preso pure decisioni importanti. Si reagisce alle cose che ritengono svolte male, siamo tranquilli di poter fare il nostro senza influenze degli errori". Su Insigne ha poi aggiunto: "L'ho visto molto bene quando è entrato domenica, in settimana si è allenato benissimo, si è impegnato moltissimo. I miei problemi per Insigne sono rivolte al fatto solo che tra 3 mesi non sarà più a mia disposizione".

Il tecnico azzurro ha poi aggiunto: "Per domani serve qualcosa in più. La somma degli sforzi ripetuti giorno dopo giorno ti porta un giorno ad alzarti ed avere qualcosa in più, un'esplosione che ti fa riuscire anche in quello grazie al lavoro quotidiano. Noi abbiamo fatto fatica, abbiamo preso due lauree quest'anno sulla fatica, anche se ci capita sempre qualcosa, ad esempio Ounas non sarà della partita, ma abbiamo un numero sufficiente di giocatori e si va convinti di farcela". Infine qualche battuta sui singoli: "La partecipazione del gruppo è completa, Koulibaly continua a tenere alta l'attenzione di tutti, lo stesso Ghoulam è sempre molto attento, se non gioca è per colpa mia. Più spazio per Mertens? Se non l'ho fatto giocare è un po' colpa mia, lui è sempre bravo a farsi trovare pronto, è sempre a disposizione".

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