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domenica 29 gennaio 2023
Napoli - Roma
2-1
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Serie A

Il Napoli vola a +13, Osimhen e Simeone lanciano gli azzurri
La capolista avanti con Osimhen su assist di Kvara, ma i giallorossi restano in partita e pareggiano con El Shaarawy. Poi Simeone entra e la risolve.
domenica 29 gennaio 2023
gazzetta.it

NAPOLI - Un lampo di un argentino nel tempio di Maradona. Un flash, quando l’1-1 appare ormai scritto, è la storia del campionato potrebbe essersi indirizzata definitivamente. Simeone entra e segna, di sinistro all’incrocio, come faceva Maradona e nel tempio di Diego. Nella sua città, quella che il Cholito in estate aveva scelto e aspettato, per vivere serate così. Il 2-1 del Napoli sulla roba certifica l’ennesima fuga della squadra di Spalletti, a +13 sull’Inter seconda. Non è finita, certo, ma andatelo a spiegare a chi insegue che ci sono ancora speranze di titolo. La Roma mastica amaro: un punto avrebbe aiutato nella corsa Champions, per la classifica e per il morale. E invece la festa è solo di Napoli: altro che sogno, di scudetto – ora – ne parlano tutti.

Mourinho prova a spegnere la luce al Napoli sin da subito, piazzando Pellegrini sulla trequarti a uomo su Lobotka. E i risultati si vedono, con gli azzurri che faticano ad imporre il palleggio e vengono aggrediti alti dalla Roma. Il primo squillo è di Kvaratskhelia da fuori, per la facile presa di Rui Patricio. Poi il Napoli rischia il gollonzo (12’): su un campanile, Meret esce ma Kim lo anticipa lo stesso spedendo la palla verso la porta vuota, ma la sfera si limita a sfiorare il palo. Cinque minuti dopo il Napoli stappa la partita con Osimhen: Zielinski e Mario Rui costruiscono, Kvara pesca il nigeriano che tra Smalling e Ibanez mette giù di petto, palleggia di coscia e al volo fulmina Rui Patricio. Tecnica, potenza e senso del gol, il manuale del perfetto centravanti in tre secondi. Il resto del primo tempo è colpi e tensione, con le emozioni che arrivano nel finale. Lozano (45’) strappa a destra ma Osimhen non trova la porta girando di testa. La Roma sfiora il pari al 47’: pressione alta, palla rubata a Kim, Pellegrini dal fondo scodella per Spinazzola che calcia al volo e super Meret salva la capolista in tuffo.

La Roma si presenta più offensiva dopo l’intervallo, con El Shaarawy per Spinazzola a sinistra. La prima occasione potenziale però è azzurra: Lozano va via a destra e serve Kvara nel cuore dell’area, ma il georgiano preferisce il controllo alla battuta di prima e perde tempo e pallone. La risposta della Roma arriva con una conclusione alta di Zalewski. Ma la Roma c’è e spinge, sfruttando l’abilità nel gioco aereo. Meret (14’) è miracoloso sulla spizzata di Cristante, poi Ibanez in mischia viene murato da buona posizione. Il Napoli si accende con una ripartenza velenosa di Lozano, che pecca di egoismo e invece di servire Kvaratskhelia libero va alla conclusione personale, messa in angolo da Rui Patricio.

La Roma fa pressione, il Napoli fatica a ripartire e alla mezz’ora arriva il pari: Zalewski pesca EL Shaarawy sul secondo palo, Lozano si addormenta e il Faraone timbra l’1-1. Spalletti prova a pescare dalla panchina e inserisce Raspadori e Simeone per Lozano e Osimhen ed è la mossa che fa saltare il banco e fa esplodere il Maradona al 41’, quando Zielinski trova il corridoio per il Cholito che riceve in area spalle alla porta, si gira e di sinistro manda la palla all’incrocio dei pali. Raspadori ci prova ancora al primo di recupero, ma Rui Patricio salva di piede. Il Maradona è una bolgia, il finale è sofferenza e adrenalina. Il Napoli soffre e vince, ma anche così si vincono i campionati. Il Maradona canta: “la capolista se ne va”. Forse, stavolta, definitivamente.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (24' st Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (47' st Ndombele); Lozano (31' st Simeone), Osimhen (31' st Raspadori), Kvaratskhelia (24' st Elmas). A disposizione: Gollini, Marfella, Ostigard, Zedadka, Bereszynski, Olivera, Juan Jesus, Gaetano, Demme, Elmas, Ndombele, Raspadori, Politano, Zerbin, Simeone. Allenatore: Spalletti.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante (44' st Volpato), Matic (38' st Tahirovic), Pellegrini (38' st Bove), Spinazzola (1' st El Shaarawy); Dybala, Abraham (28' st Belotti). A disposizione: Svilar, Boer, Kumbulla, Vina, Camara, Bove, Tahirovic, EI Shaarawy, Solbakken, Volpato, Belotti. Allenatore: Mourinho.

ARBITRO: Orsato di Schio 

MARCATORI: 17' pt Osimhen (N), 30' st El Shaarawy (R), 41' st Simeone (N)

NOTE: Ammoniti: Osimhen (N); Dybala, El Shaarawy (R). Recupero: 3' pt, 6' st

domenica 29 gennaio 2023
Napoli - Roma
2-1
Napoli
Roma
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Classifica Serie A - 2022-23

Napoli
Napoli
90
Lazio
Lazio
74
Inter
Inter
72
Milan
Milan
70
Atalanta
Atalanta
64
Roma
Roma
63
Juventus
Juventus
62
Fiorentina
Fiorentina
56
Bologna
Bologna
54
Torino
Torino
53
Monza
Monza
52
Udinese
46
Sassuolo
45
Empoli
43
Salernitana
42
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36
Verona
31
Spezia
31
Cremonese
27
Sampdoria
19
profilo
Victor OSIMHEN

Il Napoli vola a +13, Osimhen e Simeone lanciano gli azzurri
La capolista avanti con Osimhen su assist di Kvara, ma i giallorossi restano in partita e pareggiano con El Shaarawy. Poi Simeone entra e la risolve.
domenica 29 gennaio 2023
gazzetta.it

NAPOLI - Un lampo di un argentino nel tempio di Maradona. Un flash, quando l’1-1 appare ormai scritto, è la storia del campionato potrebbe essersi indirizzata definitivamente. Simeone entra e segna, di sinistro all’incrocio, come faceva Maradona e nel tempio di Diego. Nella sua città, quella che il Cholito in estate aveva scelto e aspettato, per vivere serate così. Il 2-1 del Napoli sulla roba certifica l’ennesima fuga della squadra di Spalletti, a +13 sull’Inter seconda. Non è finita, certo, ma andatelo a spiegare a chi insegue che ci sono ancora speranze di titolo. La Roma mastica amaro: un punto avrebbe aiutato nella corsa Champions, per la classifica e per il morale. E invece la festa è solo di Napoli: altro che sogno, di scudetto – ora – ne parlano tutti.

Mourinho prova a spegnere la luce al Napoli sin da subito, piazzando Pellegrini sulla trequarti a uomo su Lobotka. E i risultati si vedono, con gli azzurri che faticano ad imporre il palleggio e vengono aggrediti alti dalla Roma. Il primo squillo è di Kvaratskhelia da fuori, per la facile presa di Rui Patricio. Poi il Napoli rischia il gollonzo (12’): su un campanile, Meret esce ma Kim lo anticipa lo stesso spedendo la palla verso la porta vuota, ma la sfera si limita a sfiorare il palo. Cinque minuti dopo il Napoli stappa la partita con Osimhen: Zielinski e Mario Rui costruiscono, Kvara pesca il nigeriano che tra Smalling e Ibanez mette giù di petto, palleggia di coscia e al volo fulmina Rui Patricio. Tecnica, potenza e senso del gol, il manuale del perfetto centravanti in tre secondi. Il resto del primo tempo è colpi e tensione, con le emozioni che arrivano nel finale. Lozano (45’) strappa a destra ma Osimhen non trova la porta girando di testa. La Roma sfiora il pari al 47’: pressione alta, palla rubata a Kim, Pellegrini dal fondo scodella per Spinazzola che calcia al volo e super Meret salva la capolista in tuffo.

La Roma si presenta più offensiva dopo l’intervallo, con El Shaarawy per Spinazzola a sinistra. La prima occasione potenziale però è azzurra: Lozano va via a destra e serve Kvara nel cuore dell’area, ma il georgiano preferisce il controllo alla battuta di prima e perde tempo e pallone. La risposta della Roma arriva con una conclusione alta di Zalewski. Ma la Roma c’è e spinge, sfruttando l’abilità nel gioco aereo. Meret (14’) è miracoloso sulla spizzata di Cristante, poi Ibanez in mischia viene murato da buona posizione. Il Napoli si accende con una ripartenza velenosa di Lozano, che pecca di egoismo e invece di servire Kvaratskhelia libero va alla conclusione personale, messa in angolo da Rui Patricio.

La Roma fa pressione, il Napoli fatica a ripartire e alla mezz’ora arriva il pari: Zalewski pesca EL Shaarawy sul secondo palo, Lozano si addormenta e il Faraone timbra l’1-1. Spalletti prova a pescare dalla panchina e inserisce Raspadori e Simeone per Lozano e Osimhen ed è la mossa che fa saltare il banco e fa esplodere il Maradona al 41’, quando Zielinski trova il corridoio per il Cholito che riceve in area spalle alla porta, si gira e di sinistro manda la palla all’incrocio dei pali. Raspadori ci prova ancora al primo di recupero, ma Rui Patricio salva di piede. Il Maradona è una bolgia, il finale è sofferenza e adrenalina. Il Napoli soffre e vince, ma anche così si vincono i campionati. Il Maradona canta: “la capolista se ne va”. Forse, stavolta, definitivamente.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (24' st Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (47' st Ndombele); Lozano (31' st Simeone), Osimhen (31' st Raspadori), Kvaratskhelia (24' st Elmas). A disposizione: Gollini, Marfella, Ostigard, Zedadka, Bereszynski, Olivera, Juan Jesus, Gaetano, Demme, Elmas, Ndombele, Raspadori, Politano, Zerbin, Simeone. Allenatore: Spalletti.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante (44' st Volpato), Matic (38' st Tahirovic), Pellegrini (38' st Bove), Spinazzola (1' st El Shaarawy); Dybala, Abraham (28' st Belotti). A disposizione: Svilar, Boer, Kumbulla, Vina, Camara, Bove, Tahirovic, EI Shaarawy, Solbakken, Volpato, Belotti. Allenatore: Mourinho.

ARBITRO: Orsato di Schio 

MARCATORI: 17' pt Osimhen (N), 30' st El Shaarawy (R), 41' st Simeone (N)

NOTE: Ammoniti: Osimhen (N); Dybala, El Shaarawy (R). Recupero: 3' pt, 6' st

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