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domenica 21 maggio 2023
Napoli - Inter
3-1
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Serie A

Il Napoli prolunga la festa: 3-1 all'Inter in 10 per oltre un tempo
Dopo 8 vittorie di fila, i nerazzurri vanno ko al Maradona complice l'espulsione al 41' di Gagliardini (doppia ammonizione). Decidono le reti di Anguissa, Di Lorenzo e Gaetano. Momentaneo 1-1 di Lukaku
domenica 21 maggio 2023
gazzetta.it

NAPOLI - Adesso il Napoli ha davvero battuto tutto e tutti: non c’è squadra che sia scampata alla macchina infernale costruita da Spalletti. Mancava l’Inter ed è caduta oggi al Maradona in una partita dominata dagli azzurri, ma condizionata in negativo dall’espulsione di un assurdo Gagliardini nel primo tempo: in 10 le munizioni di Inzaghi si sono ridotte di molte e questo 3-1 rende più complicata la corsa nerazzurra verso la Champions visto che ora il Milan quinto è solo a -2.

Se i campioni di Italia indossano il vestito lucido della festa, schierando la migliore formazione possibile con il recupero della freccia Kvara nel tridente con Osimhen ed Elmas, Simone Inzaghi spinge il turnover oltre ogni precedente confine: evidentemente la finale di Coppa Italia di mercoledì e soprattutto quella di Champions del 10 giugno contro il carrarmato di Guardiola impongono rotazioni più estreme. Cambiano, così, sia le fasce con dentro Bellanova e Gosens, sia buona parte della mediana: finalmente tocca ad Asllani la regia titolare, con la novità Gagliardini e la certezza Barella. D’Ambrosio e De Vrij sono i cambi dietro, mentre davanti la logica del tecnico nerazzurro è ormai scolpita nella pietra: Lukaku-Correa è la coppia designata per la A.

Niente pasillo iniziale stavolta, niente omaggio ai vincitori da parte degli ospiti, poi in campo i campani si sforzano di trovare ancora motivazioni brucianti in questa stagione. Spalletti dovrà pure gestire il tormentone sul suo futuro ma tiene parecchio a questa partita da ex, contro l’unica squadra che non ha ancora battuto tra le altre 19 di A. Il suo Napoli è alto, aggressivo anche se meno intenso di altre volte: nel primo tempo Anguissa prova uno scherzetto a sorpresa con un tiro improvviso, quasi da terra, al connazionale Onana, in campo nonostante un po’ di febbre alla vigilia. Osimhen, invece, ingaggia continui corpo a corpo contro De Vrij e si fa vedere per un colpo di testa centrale e per un tentativo acrobatico in rovesciata. Il primo tempo, però, gira attorno ai falli scriteriati di Gagliardini, perennemente fuori tempo e rimproverato più volte da Inzaghi. Già ammonito al 19°, alza di nuovo troppo la gamba pochi minuti dopo e viene graziato: Inzaghi non lo toglie, come spesso fa quando si rischiano guai peggiori con un suo giocatore, ed ecco immancabile la beffa: il secondo giallo al 40’. Un’ingenuità di un calciatore destinato a “scadere” tra un mese, con la testa completamente fuori dal match, che cambia completamente il volto della gara e prepara l’Inter a un secondo tempo di battaglia.

Nella ripresa, infatti, il Napoli in superiorità numerica aumenta in maniera sensibile la pressione nell’area avversaria: il pressing è più sistematico, gli uno contro uno sulla fascia di Kvara diventano una costante. Inzaghi cambia gli uomini, ma non il modulo, mettendo dentro Brozo al posto di Barella e Acerbi per Bastoni. Ma in una gara che si fa sempre più difensiva, i nerazzurri riescono pure a ripartire e creare un vero pericolo davanti alla porta di Meret. Succede quando Lukaku tiene palla e sulla destra Bellanova può scatenare le sue ruote motrici: il cross è perfetto per una conclusione vincente dell’altro esterno, ma Gosens cicca goffamente. Col passare dei minuti, però, il palleggio paziente di Spalletti porta la sua squadra a entrare con frequenza lì dove non era riuscita prima, nell’area di rigore. Così il pericolo diventa incombente e Onana, dopo aver salvato in tuffo su Kvara, non può davvero fare niente sulla girata improvvisa e ravvicinata di Anguissa: un camerunese che ne castiga un altro.

Per una certa fase della partita Inzaghi rinuncia a una punta mettendo Dimarco in una improvvisata difesa a quattro e Dumfries esterno alto con il solo Big Rom davanti. Anche se un po’ casualmente, con questa costruzione l’Inter si procura l’occasione del pari: è un colpo di testa dell’olandesone salvato sulla linea di Juan Jesus. Ma anche se il Napoli ha sempre la palla tra i piedi e crea un senso di pericolo costante, alla fine l’Inter il pari lo trova davvero, quando sulla linea degli attaccanti si aggiunge anche Lautaro: la zampata però è di Lukaku su traversone radente dell’amico Dimarco. È fulminea, inattesa, lascia di sasso tutto il Maradona all’81’. Ma è solo una beata illusione perché ritorna immediatamente a montare l’onda napoletana. Il capitano Di Lorenzo, uno degli eroi meno celebrati dello scudetto, pesca il gol della vita con uno spettacolare sinistro all’incrocio che chiude i giochi. Un super Onana evita il 3-1 con un miracolo su Politano, ma non può nulla nell’ultimo contropiede a campo aperto concluso da Gaetano. È l’unico vero napoletano della rosa e non aveva ancora segnato: si meritava, in fondo, questa gioia.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (29' st Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (38' st Gaetano); Elmas (24' st Raspadori), Osimhen (24' st Simeone), Kvaratskhelia (38' st Politano). A disp.: Gollini, Marfella, Bereszynski, Mario Rui, Ostigard, Zedadka, Demme, Ndombele, Zerbin. All.: Spalletti

INTER (3-5-2): Onana; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni (13' st Acerbi); Bellanova (29' st Dumfries), Barella (13' st Brozovic), Asllani, Gagliardini, Gosens (35' st Lautaro); Lukaku, Correa (29' st Dimarco). A disp.: Handanovic, Cordaz, Dzeko, Calhanoglu, Darmian, Akinsanmiro, Stankovic. All.: Inzaghi

ARBITRO: Marinelli

MARCATORI: 22' st Anguissa (N), 37' st Lukaku (I), 40' st Di Lorenzo (N), 45'+5' st Gaetano (N)

NOTE: Ammoniti: Elmas (N), Espulsi: Gagliardini (I)

domenica 21 maggio 2023
Napoli - Inter
3-1
Napoli
Inter
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Classifica Serie A - 2022-23

Napoli
Napoli
90
Lazio
Lazio
74
Inter
Inter
72
Milan
Milan
70
Atalanta
Atalanta
64
Roma
Roma
63
Juventus
Juventus
62
Fiorentina
Fiorentina
56
Bologna
Bologna
54
Torino
Torino
53
Monza
Monza
52
Udinese
46
Sassuolo
45
Empoli
43
Salernitana
42
Lecce
36
Verona
31
Spezia
31
Cremonese
27
Sampdoria
19

Giovanni DI LORENZO

Italia

Il Napoli prolunga la festa: 3-1 all'Inter in 10 per oltre un tempo
Dopo 8 vittorie di fila, i nerazzurri vanno ko al Maradona complice l'espulsione al 41' di Gagliardini (doppia ammonizione). Decidono le reti di Anguissa, Di Lorenzo e Gaetano. Momentaneo 1-1 di Lukaku
domenica 21 maggio 2023
gazzetta.it

NAPOLI - Adesso il Napoli ha davvero battuto tutto e tutti: non c’è squadra che sia scampata alla macchina infernale costruita da Spalletti. Mancava l’Inter ed è caduta oggi al Maradona in una partita dominata dagli azzurri, ma condizionata in negativo dall’espulsione di un assurdo Gagliardini nel primo tempo: in 10 le munizioni di Inzaghi si sono ridotte di molte e questo 3-1 rende più complicata la corsa nerazzurra verso la Champions visto che ora il Milan quinto è solo a -2.

Se i campioni di Italia indossano il vestito lucido della festa, schierando la migliore formazione possibile con il recupero della freccia Kvara nel tridente con Osimhen ed Elmas, Simone Inzaghi spinge il turnover oltre ogni precedente confine: evidentemente la finale di Coppa Italia di mercoledì e soprattutto quella di Champions del 10 giugno contro il carrarmato di Guardiola impongono rotazioni più estreme. Cambiano, così, sia le fasce con dentro Bellanova e Gosens, sia buona parte della mediana: finalmente tocca ad Asllani la regia titolare, con la novità Gagliardini e la certezza Barella. D’Ambrosio e De Vrij sono i cambi dietro, mentre davanti la logica del tecnico nerazzurro è ormai scolpita nella pietra: Lukaku-Correa è la coppia designata per la A.

Niente pasillo iniziale stavolta, niente omaggio ai vincitori da parte degli ospiti, poi in campo i campani si sforzano di trovare ancora motivazioni brucianti in questa stagione. Spalletti dovrà pure gestire il tormentone sul suo futuro ma tiene parecchio a questa partita da ex, contro l’unica squadra che non ha ancora battuto tra le altre 19 di A. Il suo Napoli è alto, aggressivo anche se meno intenso di altre volte: nel primo tempo Anguissa prova uno scherzetto a sorpresa con un tiro improvviso, quasi da terra, al connazionale Onana, in campo nonostante un po’ di febbre alla vigilia. Osimhen, invece, ingaggia continui corpo a corpo contro De Vrij e si fa vedere per un colpo di testa centrale e per un tentativo acrobatico in rovesciata. Il primo tempo, però, gira attorno ai falli scriteriati di Gagliardini, perennemente fuori tempo e rimproverato più volte da Inzaghi. Già ammonito al 19°, alza di nuovo troppo la gamba pochi minuti dopo e viene graziato: Inzaghi non lo toglie, come spesso fa quando si rischiano guai peggiori con un suo giocatore, ed ecco immancabile la beffa: il secondo giallo al 40’. Un’ingenuità di un calciatore destinato a “scadere” tra un mese, con la testa completamente fuori dal match, che cambia completamente il volto della gara e prepara l’Inter a un secondo tempo di battaglia.

Nella ripresa, infatti, il Napoli in superiorità numerica aumenta in maniera sensibile la pressione nell’area avversaria: il pressing è più sistematico, gli uno contro uno sulla fascia di Kvara diventano una costante. Inzaghi cambia gli uomini, ma non il modulo, mettendo dentro Brozo al posto di Barella e Acerbi per Bastoni. Ma in una gara che si fa sempre più difensiva, i nerazzurri riescono pure a ripartire e creare un vero pericolo davanti alla porta di Meret. Succede quando Lukaku tiene palla e sulla destra Bellanova può scatenare le sue ruote motrici: il cross è perfetto per una conclusione vincente dell’altro esterno, ma Gosens cicca goffamente. Col passare dei minuti, però, il palleggio paziente di Spalletti porta la sua squadra a entrare con frequenza lì dove non era riuscita prima, nell’area di rigore. Così il pericolo diventa incombente e Onana, dopo aver salvato in tuffo su Kvara, non può davvero fare niente sulla girata improvvisa e ravvicinata di Anguissa: un camerunese che ne castiga un altro.

Per una certa fase della partita Inzaghi rinuncia a una punta mettendo Dimarco in una improvvisata difesa a quattro e Dumfries esterno alto con il solo Big Rom davanti. Anche se un po’ casualmente, con questa costruzione l’Inter si procura l’occasione del pari: è un colpo di testa dell’olandesone salvato sulla linea di Juan Jesus. Ma anche se il Napoli ha sempre la palla tra i piedi e crea un senso di pericolo costante, alla fine l’Inter il pari lo trova davvero, quando sulla linea degli attaccanti si aggiunge anche Lautaro: la zampata però è di Lukaku su traversone radente dell’amico Dimarco. È fulminea, inattesa, lascia di sasso tutto il Maradona all’81’. Ma è solo una beata illusione perché ritorna immediatamente a montare l’onda napoletana. Il capitano Di Lorenzo, uno degli eroi meno celebrati dello scudetto, pesca il gol della vita con uno spettacolare sinistro all’incrocio che chiude i giochi. Un super Onana evita il 3-1 con un miracolo su Politano, ma non può nulla nell’ultimo contropiede a campo aperto concluso da Gaetano. È l’unico vero napoletano della rosa e non aveva ancora segnato: si meritava, in fondo, questa gioia.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (29' st Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (38' st Gaetano); Elmas (24' st Raspadori), Osimhen (24' st Simeone), Kvaratskhelia (38' st Politano). A disp.: Gollini, Marfella, Bereszynski, Mario Rui, Ostigard, Zedadka, Demme, Ndombele, Zerbin. All.: Spalletti

INTER (3-5-2): Onana; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni (13' st Acerbi); Bellanova (29' st Dumfries), Barella (13' st Brozovic), Asllani, Gagliardini, Gosens (35' st Lautaro); Lukaku, Correa (29' st Dimarco). A disp.: Handanovic, Cordaz, Dzeko, Calhanoglu, Darmian, Akinsanmiro, Stankovic. All.: Inzaghi

ARBITRO: Marinelli

MARCATORI: 22' st Anguissa (N), 37' st Lukaku (I), 40' st Di Lorenzo (N), 45'+5' st Gaetano (N)

NOTE: Ammoniti: Elmas (N), Espulsi: Gagliardini (I)

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