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domenica 10 novembre 2024
Inter - Napoli
1-1
Serie A
Stadio Meazza di Milano

Serie A

Calha risponde a McTominay: Inter e Napoli, gran partita e un punto a testa
Ospiti avanti con un tocco da due passi dello scozzese, risponde il turco con una fucilata dalla distanza che sorprende Meret. Nella ripresa l'ex milanista fallisce un penalty
domenica 10 novembre 2024
gazzetta.it

MILANO - La nebbia di San Siro ha avvolto anche due parole: sorpasso e fuga. Inter-Napoli finisce 1-1 e non dà soddisfazione ai titolisti. Nessuna freccia a destra, nessuna accelerata. Conte resta davanti ai nerazzurri di un solo punticino, mentre Inzaghi insegue ed esce tra i rimpianti. L’Inter ha sofferto nel primo tempo, ma poi ha colpito un palo con Dimarco e ha sbagliato un rigore con Calhanoglu nella ripresa. Gli azzurri, passati in vantaggio con McTominay e poi riacciuffati da un destro del turco da giù il cappello, tengono botta ed escono imbattuti dal Meazza. Il primo scontro diretto è finito in parità.

L’integrità del Napoli mina l’approccio dell’Inter. Di solito i nerazzurri azzannano i big match nel primo quarto d’ora, ma stavolta fanno più fatica. Merito di un Napoli che ha preparato la partita sull’avversario per tagliare fuori le linee di passaggio. Si marca a uomo. Lautaro, costretto ad abbassarsi, viene braccato appena toccata palla, mentre Thuram dà meno profondità. Stesso discorso per Dimarco: Di Lorenzo e Politano ne hanno limitato il raggio d’azione impedendogli di sfornare i suoi soliti cross. Il faro dell’Ar Men di casa Inter resta il solito Calhanoglu, che disegna arcobaleni coi piedi. Un paio di aperture, infatti, strappano applausi, ma alla fine passa il Napoli. Al 23’ McTominay, giganteggiante per quasi tutta la partita, si conferma l’uomo in più di Conte segnando un gol sporco ma fondamentale: angolo di Kvara, tocco di Rrahmani e destro di rapina di Scott. L’uomo arrivato dal Vallo di Adriano per far fregare le mani a tutta Napoli. Zoom sull’azione: il gol nasce da un calcio d’angolo regalato da Dumfries, che forse avrebbe potuto gestire meglio la sfera.

L’Inter, spaesata, concede qualcosina in più. Il Napoli gioca sull’avversario: esce in contropiede, dà palla a Kvara per mandare fuori giri Dumfries e fa filtro a centrocampo con Anguissa. Funziona. Alla mezz’ora, infatti, Acerbi salva in spaccata su Kvaratshkelia, lanciato a rete da un fischiassimo Lukaku (beccato a ogni pallone toccato). Grave l’errore di Calhanoglu però, reo di aver regalato la sfera al belga. A questo punto il Napoli si arrocca: al 40’ Acerbi, imbeccato da un filtrante di Barella, infila il mantello della punta e si gira in area con facilità. Sinistro neutralizzato da Meret. Ma il gol è nell’aria. A un pugno di minuti dal gong, infatti, Calhanoglu rispolvera il suo passato da fantasista dal destro magico e potente e infila il Napoli con un fendente da 25 metri dritto nel sette (Meret ha qualche colpa). L’esultanza è rabbiosa.

Chissà cosa avrà detto Inzaghi ai suoi nell’intervallo. L’Inter rientra in campo con gli occhi della tigre e prova a mordere un Napoli più remissivo rispetto al primo tempo. I totem, però, sono due difensori: Acerbi e Buongiorno. I migliori in campo di una partita dominata dai duelli fisici. L’ex Sassuolo ha vinto quello con Lukaku, mentre l’ex Toro ha annullato un irriconoscibile Lautaro, impreciso e ombroso. Al 47’, su assist di Dumfries, non calcia in porta da due passi. Inspiegabile. L’Inter cresce col passare dei minuti e confeziona un paio di buone occasioni con Dimarco (palo al 52’), ma la chance migliore capita nuovamente sul destro di Calhanoglu (74'). Anguissa atterra Dumfries in area, Mariani fischia il rigore e il turco afferra il pallone con fare sicuro. Ma stavolta la sfera impatta sul palo. Primo errore in nerazzurro. Secondo stagionale dopo quello in nazionale. Interrotta una striscia di 17 rigori consecutivi segnati in Serie A. Il match si chiude con un sinistro di Barella neutralizzato da Meret. Ai punti meglio l’Inter, ma alla fine ne guadagna solo uno. Il Napoli resta primo da solo. Lì dietro, invece, c’è chi insegue: Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio a 25. Juventus a 24. Si va a riposo con la fila.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (88′ De Vrij); Dumfries, Barella, Calhanoglu (81′ Zielinski), Mkhitaryan, Dimarco (81′ Darmian); Thuram (81′ Taremi), Lautaro (88′ Arnautovic). All.Inzaghi

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour (59′ Lobotka), McTominay; Politano (83′ Ngonge), Lukaku (76′ Simeone), Kvaratskhelia. All.Conte

ARBITRO: Mariani di Aprilia

MARCATORI: 22′ McTominay, 43′ Calhanoglu

NOTE:Ammoniti: Inzaghi, Dumfries rigore sbagliato da Calhanoglu al 74′

domenica 10 novembre 2024
Inter - Napoli
1-1
Inter
Napoli
Serie A
Stadio Meazza di Milano

Classifica Serie A - 2024-25

Napoli
Napoli
82
Inter
Inter
81
Atalanta
Atalanta
74
Juventus
Juventus
70
Roma
Roma
69
Fiorentina
Fiorentina
65
Lazio
Lazio
65
Milan
Milan
63
Bologna
Bologna
62
Como
Como
49
Torino
Torino
44
Udinese
44
Genoa
43
Verona
37
Parma
36
Cagliari
36
Lecce
34
Empoli
31
Venezia
29
Monza
18

Calha risponde a McTominay: Inter e Napoli, gran partita e un punto a testa
Ospiti avanti con un tocco da due passi dello scozzese, risponde il turco con una fucilata dalla distanza che sorprende Meret. Nella ripresa l'ex milanista fallisce un penalty
domenica 10 novembre 2024
gazzetta.it

MILANO - La nebbia di San Siro ha avvolto anche due parole: sorpasso e fuga. Inter-Napoli finisce 1-1 e non dà soddisfazione ai titolisti. Nessuna freccia a destra, nessuna accelerata. Conte resta davanti ai nerazzurri di un solo punticino, mentre Inzaghi insegue ed esce tra i rimpianti. L’Inter ha sofferto nel primo tempo, ma poi ha colpito un palo con Dimarco e ha sbagliato un rigore con Calhanoglu nella ripresa. Gli azzurri, passati in vantaggio con McTominay e poi riacciuffati da un destro del turco da giù il cappello, tengono botta ed escono imbattuti dal Meazza. Il primo scontro diretto è finito in parità.

L’integrità del Napoli mina l’approccio dell’Inter. Di solito i nerazzurri azzannano i big match nel primo quarto d’ora, ma stavolta fanno più fatica. Merito di un Napoli che ha preparato la partita sull’avversario per tagliare fuori le linee di passaggio. Si marca a uomo. Lautaro, costretto ad abbassarsi, viene braccato appena toccata palla, mentre Thuram dà meno profondità. Stesso discorso per Dimarco: Di Lorenzo e Politano ne hanno limitato il raggio d’azione impedendogli di sfornare i suoi soliti cross. Il faro dell’Ar Men di casa Inter resta il solito Calhanoglu, che disegna arcobaleni coi piedi. Un paio di aperture, infatti, strappano applausi, ma alla fine passa il Napoli. Al 23’ McTominay, giganteggiante per quasi tutta la partita, si conferma l’uomo in più di Conte segnando un gol sporco ma fondamentale: angolo di Kvara, tocco di Rrahmani e destro di rapina di Scott. L’uomo arrivato dal Vallo di Adriano per far fregare le mani a tutta Napoli. Zoom sull’azione: il gol nasce da un calcio d’angolo regalato da Dumfries, che forse avrebbe potuto gestire meglio la sfera.

L’Inter, spaesata, concede qualcosina in più. Il Napoli gioca sull’avversario: esce in contropiede, dà palla a Kvara per mandare fuori giri Dumfries e fa filtro a centrocampo con Anguissa. Funziona. Alla mezz’ora, infatti, Acerbi salva in spaccata su Kvaratshkelia, lanciato a rete da un fischiassimo Lukaku (beccato a ogni pallone toccato). Grave l’errore di Calhanoglu però, reo di aver regalato la sfera al belga. A questo punto il Napoli si arrocca: al 40’ Acerbi, imbeccato da un filtrante di Barella, infila il mantello della punta e si gira in area con facilità. Sinistro neutralizzato da Meret. Ma il gol è nell’aria. A un pugno di minuti dal gong, infatti, Calhanoglu rispolvera il suo passato da fantasista dal destro magico e potente e infila il Napoli con un fendente da 25 metri dritto nel sette (Meret ha qualche colpa). L’esultanza è rabbiosa.

Chissà cosa avrà detto Inzaghi ai suoi nell’intervallo. L’Inter rientra in campo con gli occhi della tigre e prova a mordere un Napoli più remissivo rispetto al primo tempo. I totem, però, sono due difensori: Acerbi e Buongiorno. I migliori in campo di una partita dominata dai duelli fisici. L’ex Sassuolo ha vinto quello con Lukaku, mentre l’ex Toro ha annullato un irriconoscibile Lautaro, impreciso e ombroso. Al 47’, su assist di Dumfries, non calcia in porta da due passi. Inspiegabile. L’Inter cresce col passare dei minuti e confeziona un paio di buone occasioni con Dimarco (palo al 52’), ma la chance migliore capita nuovamente sul destro di Calhanoglu (74'). Anguissa atterra Dumfries in area, Mariani fischia il rigore e il turco afferra il pallone con fare sicuro. Ma stavolta la sfera impatta sul palo. Primo errore in nerazzurro. Secondo stagionale dopo quello in nazionale. Interrotta una striscia di 17 rigori consecutivi segnati in Serie A. Il match si chiude con un sinistro di Barella neutralizzato da Meret. Ai punti meglio l’Inter, ma alla fine ne guadagna solo uno. Il Napoli resta primo da solo. Lì dietro, invece, c’è chi insegue: Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio a 25. Juventus a 24. Si va a riposo con la fila.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (88′ De Vrij); Dumfries, Barella, Calhanoglu (81′ Zielinski), Mkhitaryan, Dimarco (81′ Darmian); Thuram (81′ Taremi), Lautaro (88′ Arnautovic). All.Inzaghi

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour (59′ Lobotka), McTominay; Politano (83′ Ngonge), Lukaku (76′ Simeone), Kvaratskhelia. All.Conte

ARBITRO: Mariani di Aprilia

MARCATORI: 22′ McTominay, 43′ Calhanoglu

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