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Napoli, Hamsik: «Clausola come Higuain? Io non me ne andrei mai»
Il capitano: «L'anno scorso mi ha cercato la Juventus, ma meglio vincere un trofeo qui che dieci in altre squadre»
giovedì 8 dicembre 2016
corrieredellosport.it

NAPOLI - Marek Hamsik ribadisce amore eterno al Napoli. I tifosi con lui possono stare tranquilli: non esiste clausola che possa portare via il capitano. Lo ha ribadito un'altra volta lui stesso in un'intervista a So Foot: «Qui la gente mi vuole troppo bene - dice Hamsik - non potrei mai andarmene». E non sono solo belle parole, perché Milan e Juventus in passato ci hanno provato davvero: «Cinque anni fa mi voleva il Milan, l’anno scorso la Juventus. Ma sento fiducia di allenatore e presidente, tutti volevano che restassi. E infatti nel mio contratto non ci sono clausole liberatorie perché non ne abbiamo bisogno».

MEGLIO UN TROFEO A NAPOLI - Non importa solo quanti trofei si riescono a mettere in bacheca: «Per me sarebbe più bello vincere un trofeo qui a Napoli che dieci in altre squadre. Capisco e rispetto le scelte di Cavani e Higuain ma io ho deciso diversamente. E per i napoletani sono un top player».

GLI INIZI - Hamsik ricorda il giorno del suo arrivo a Napoli: «A Brescia giocavo davanti a tremila persone, a Napoli ce n’erano altrettanti solo per la presentazione. Con me c’era Lavezzi, piccoletto, capelli lunghi, vestito male...».

LA CRESTA E I TATUAGGI - La cresta è un marchio di fabbrica, ma anche i tatuaggi: «Sono simboli, fanno parte di me. La svolta è arrivata per 'colpa' di Paolo Cannavaro che mi presentò il suo tatuatore Enzo Brandi e da lì non mi sono più fermato».

Marek HAMSIK

Slovacchia

Napoli, Hamsik: «Clausola come Higuain? Io non me ne andrei mai»
Il capitano: «L'anno scorso mi ha cercato la Juventus, ma meglio vincere un trofeo qui che dieci in altre squadre»
giovedì 8 dicembre 2016
corrieredellosport.it

NAPOLI - Marek Hamsik ribadisce amore eterno al Napoli. I tifosi con lui possono stare tranquilli: non esiste clausola che possa portare via il capitano. Lo ha ribadito un'altra volta lui stesso in un'intervista a So Foot: «Qui la gente mi vuole troppo bene - dice Hamsik - non potrei mai andarmene». E non sono solo belle parole, perché Milan e Juventus in passato ci hanno provato davvero: «Cinque anni fa mi voleva il Milan, l’anno scorso la Juventus. Ma sento fiducia di allenatore e presidente, tutti volevano che restassi. E infatti nel mio contratto non ci sono clausole liberatorie perché non ne abbiamo bisogno».

MEGLIO UN TROFEO A NAPOLI - Non importa solo quanti trofei si riescono a mettere in bacheca: «Per me sarebbe più bello vincere un trofeo qui a Napoli che dieci in altre squadre. Capisco e rispetto le scelte di Cavani e Higuain ma io ho deciso diversamente. E per i napoletani sono un top player».

GLI INIZI - Hamsik ricorda il giorno del suo arrivo a Napoli: «A Brescia giocavo davanti a tremila persone, a Napoli ce n’erano altrettanti solo per la presentazione. Con me c’era Lavezzi, piccoletto, capelli lunghi, vestito male...».

LA CRESTA E I TATUAGGI - La cresta è un marchio di fabbrica, ma anche i tatuaggi: «Sono simboli, fanno parte di me. La svolta è arrivata per 'colpa' di Paolo Cannavaro che mi presentò il suo tatuatore Enzo Brandi e da lì non mi sono più fermato».

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