SCUDETTO - «La superstizione dei napoletani nei confronti della parola scudetto? Anche io sono così, non amo troppo parlare – ha continuato il senegalese -. Cerchiamo di vincere le partite e di divertire il pubblico attraverso il nostro gioco, senza pensare ad altro. Speriamo di restare in alto e, quando arriveremo a marzo o ad aprile, capiremo se avremo davvero la chance di vincere lo scudetto o meno…».
GHOULAM – Il terzino algerino è ancora ai box dopo il brutto infortunio al legamento crociato. Il recupero prosegue nel migliore dei modi: «Siamo tutti dispiaciuti, io per primo – ha detto Koulibaly -. Sono molto legato a Faouzi. È un giocatore importante per noi, ha segnato dei gol e contribuito positivamente al gioco della squadra. Dopo il suo infortunio, abbiamo giocato meno bene e avuto qualche difficoltà. Speriamo tutti che Faouzi rientri il prima possibile, perché ci manca. Il suo rinnovo? Mi ha fatto molto piacere, credo che in futuro potrebbe essere un ottimo capitano».
LA CRESCITA DI KALIDOU - «Il primo anno è stato di adattamento, ma poi mi sono abituato al calcio italiano e tutto è andato bene. Adesso sento di migliorare ogni giorno, grazie a Sarri. Ci ha aiutato molto, soprattutto sul piano tattico, a comprendere il calcio italiano. È la principale ragione dei miglioramenti che io e Faouzi abbiamo avuto negli ultimi anni. Ghoulam, oggi, è uno dei migliori terzini sinistri d’Europa, forse del mondo. È uno di quegli esterni capaci di venire in avanti, assistere gli altri e anche andare in gol, come ha dimostrato in questo inizio di stagione. Il lavoro paga sempre e le nostre performance sono la prova di quanto dico. Dobbiamo continuare così». Parole dolci anche per il capitano, Marek Hamsik: «Credo che possa entrare tra i primi dieci calciatori d’Europa. Così come Insigne e Mertens, che personalmente ritengo tra i migliori in assoluto. Sono molto contento di poter giocare con loro, perché aiutano anche me a migliorare…».
SU OUNAS - «Sono felice che Ounas abbia deciso di venire qui. È importante per la sua crescita che giochi in un club così importante come il Napoli. Bisogna che impari alcune cose, perché il calcio italiano non è come quello francese, dunque è normale che abbia bisogno di tempo. Ha giocato bene in Coppa, ma è importante che continui a migliorare. Sappiamo che Adam ha un grande talento e che, quando migliorerà sul piano tattico, potrà darci una grossa mano e diventare un calciatore molto importante anche per il futuro dell’Algeria. Adam parla già italiano e Ghoulam l’ha aiutato molto a integrarsi, soprattutto nel suo primo mese a Napoli. Credo che anche questi aspetti possano contare molto e aiutare un ragazzo giovane a inserirsi rapidamente».
RUSSIA 2018 - «Noi del Senegal, così come l’Algeria, sappiamo di avere una grande responsabilità al Mondiale, ma sappiamo anche di poter contare su qualcosa che gli altri non hanno. Mi riferisco al fatto che quando una nazionale africana va al Mondiale, può contare sul supporto di un intero continente, cosa che in Europa ad esempio non accade… Vogliamo fare una bella figura e rappresentare al meglio il nostro continente in una competizione così importante».
SCUDETTO - «La superstizione dei napoletani nei confronti della parola scudetto? Anche io sono così, non amo troppo parlare – ha continuato il senegalese -. Cerchiamo di vincere le partite e di divertire il pubblico attraverso il nostro gioco, senza pensare ad altro. Speriamo di restare in alto e, quando arriveremo a marzo o ad aprile, capiremo se avremo davvero la chance di vincere lo scudetto o meno…».
GHOULAM – Il terzino algerino è ancora ai box dopo il brutto infortunio al legamento crociato. Il recupero prosegue nel migliore dei modi: «Siamo tutti dispiaciuti, io per primo – ha detto Koulibaly -. Sono molto legato a Faouzi. È un giocatore importante per noi, ha segnato dei gol e contribuito positivamente al gioco della squadra. Dopo il suo infortunio, abbiamo giocato meno bene e avuto qualche difficoltà. Speriamo tutti che Faouzi rientri il prima possibile, perché ci manca. Il suo rinnovo? Mi ha fatto molto piacere, credo che in futuro potrebbe essere un ottimo capitano».
LA CRESCITA DI KALIDOU - «Il primo anno è stato di adattamento, ma poi mi sono abituato al calcio italiano e tutto è andato bene. Adesso sento di migliorare ogni giorno, grazie a Sarri. Ci ha aiutato molto, soprattutto sul piano tattico, a comprendere il calcio italiano. È la principale ragione dei miglioramenti che io e Faouzi abbiamo avuto negli ultimi anni. Ghoulam, oggi, è uno dei migliori terzini sinistri d’Europa, forse del mondo. È uno di quegli esterni capaci di venire in avanti, assistere gli altri e anche andare in gol, come ha dimostrato in questo inizio di stagione. Il lavoro paga sempre e le nostre performance sono la prova di quanto dico. Dobbiamo continuare così». Parole dolci anche per il capitano, Marek Hamsik: «Credo che possa entrare tra i primi dieci calciatori d’Europa. Così come Insigne e Mertens, che personalmente ritengo tra i migliori in assoluto. Sono molto contento di poter giocare con loro, perché aiutano anche me a migliorare…».
SU OUNAS - «Sono felice che Ounas abbia deciso di venire qui. È importante per la sua crescita che giochi in un club così importante come il Napoli. Bisogna che impari alcune cose, perché il calcio italiano non è come quello francese, dunque è normale che abbia bisogno di tempo. Ha giocato bene in Coppa, ma è importante che continui a migliorare. Sappiamo che Adam ha un grande talento e che, quando migliorerà sul piano tattico, potrà darci una grossa mano e diventare un calciatore molto importante anche per il futuro dell’Algeria. Adam parla già italiano e Ghoulam l’ha aiutato molto a integrarsi, soprattutto nel suo primo mese a Napoli. Credo che anche questi aspetti possano contare molto e aiutare un ragazzo giovane a inserirsi rapidamente».
RUSSIA 2018 - «Noi del Senegal, così come l’Algeria, sappiamo di avere una grande responsabilità al Mondiale, ma sappiamo anche di poter contare su qualcosa che gli altri non hanno. Mi riferisco al fatto che quando una nazionale africana va al Mondiale, può contare sul supporto di un intero continente, cosa che in Europa ad esempio non accade… Vogliamo fare una bella figura e rappresentare al meglio il nostro continente in una competizione così importante».
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