NAPOLI - In zona Mazzarri, come succedeva nella prima versione del Napoli guidato da Walter. Al fotofinish, di rimonta, buttando dentro il cuore tanto invocato dai tifosi per tutta la gara e che a lungo era stato assente, nel primo tempo come in tante altre gare. Il Napoli batte la Salernitana (2-1) al 51' della ripresa, con una rete in mischia, figlia dell'arrembaggio di nervi più che di qualità e idee. Ma tanto basta per imbarcarsi domani mattina su un volo per l'Arabia Saudita per la Supercoppa con un minimo di serenità, dopo tanta – tantissima – tensione. Candreva aveva liberato i fantasmi del fallimento nel primo tempo, il rigore di Politano nel recupero della prima frazione ha evitato al Napoli la contestazione all'intervallo. Poi ci ha pensato Rrahmani a salvare tutti, quando i cori dei tifosi cominciavano a farsi più duri e pesanti. Il Napoli riparte, con grande fatica ma riparte. A' nuttata non è passata, ora la palla passa alla società: servono innesti all'altezza per provare a cullare il sogno Champions.
Mazzarri rilancia Simeone al centro dell'attacco, piazzando anche Gaetano da mezzala sinistra al posto di Zielinski (probelmino fisico prepartita, ma da giorni si pensava a una sua panchina e il tutto, con mercato aperto e contratto in scadenza, suggerisce di seguire con attenzione l'evolversi della situazione). L'inizio di gara è piuttosto scontato, col Napoli a provare a creare qualcosa col possesso palla lento e prevedibile e la Salernitana che si difende con attenzione e riparte. Per quasi mezzora si vede pochissimo, poi Candreva infiamma il derby: destro a giro dalla distanza che si infila sotto l'incrocio, con Gollini comunque non proprio impeccabile. Il Maradona, che fin lì aveva accompagnato il Napoli con pochi e sporadici cori, crolla in un silenzio assordante. Al 33' il Napoli costruisce la prima occasione, ma Ochoa stoppa Simeone che era comunque in offside. Si arriva al recupero e la gara gira: contatto Fazio-Simeone da "rigore moderno" per citare Mourinho. Di fatto la modalità è la stessa di Lazio-Roma: l'arbitro viene richiamato al Var e solo dopo concede il penalty agli azzurri. Dal dischetto va Politano, con un pallone che pesa chili. Ma l'esterno va convinto, apre il piatto e imbuca nell'angolino.
Si va negli spogliatoi con la tensione alle stelle e un principio di rissa all'imbocco del tunnel. Mazzarri alza la voce all'intervallo, perché la squadra entra con altro spirito. La ripresa si apre con un movimento di Kvara centrale a smarcarsi, ma con conclusione sbilenca, da dimenticare. Ma il georgiano sembra finalmente sintonizzato sulla partita. Cajuste (48') di testa sfiora il palo su azione d'angolo e il Maradona di colpo si accende e inizia a spingere i suoi. Un minuto dopo e ancora lo svedese va vicinissimo al vantaggio, dopo un recupero palla in pressing di Kvara. Dopo la fiammata iniziale, il ritmo torna al piccolo trotto. Mazzarri inserisce prima Raspadori e poi Zerbin, passando al 4-2-3-1. Kvaratskhelia ci prova ancora da fuori, ma il tiro è centrale. Poi è la Salernitana a sfiorare il vantaggio con una ripartenza sprint di Tchaouna a sinistra, ma sul cross basso è provvidenziale la deviazione di Gollini.
Nel finale il Napoli prova a metterci cuore e attributi (come chiesto dalle curve): Kvara (82') con una giocata delle sue si libera in area ma il tiro a giro viene deviato in angolo. E il recupero inizia con un miracolo di Ochoa di piede su conclusione ravvicinata di Kvara (che poi si farà ammonire nel lungo recupero e salterà la Lazio). È la fotografia del momento, in cui tutto sembra girare male al Napoli. Ma non è ancora finita, Zerbin in ripartenza si conquista un fallo sulla trequarti al 96': cross scodellato dentro, Ochoa si scontra con un compagno e nel flipper la palla arriva a Rrahmani che stoppa e in girata fa esplodere il Maradona.
NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Cajuste (77' Demme), Lobotka, Gaetano (56' Raspadori); Politano (66' Zerbin), Simeone, Kvaratskhelia. All. Mazzarri
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Gyomber (83' Daniliuc), Lovato, Fazio; Sambia (91' Bronn), Martegani, Legowski (66' Pierozzi), Bradaric; Tchaouna, Candreva; Simy (91' Ikwuemesi). All. Inzaghi
Arbitro: Livio Marinelli
Reti: 29' Candreva (S), 48' pt rig. Politano (N), 96' Rrahmani (N)
Ammoniti: Cajuste, Legowski, Bradaric, Rrahmani, Kvaratskhelia
Atalanta | 5-0 | Frosinone | ||
Cagliari | 2-1 | Bologna | ||
Fiorentina | 2-2 | Udinese | ||
Genoa | 0-0 | Torino | ||
Juventus | 3-0 | Sassuolo | ||
Lazio | 1-0 | Lecce | ||
Milan | 3-1 | Roma | ||
Monza | 1-5 | Inter | ||
Napoli | 2-1 | Salernitana | ||
Verona | 2-1 | Empoli |
vs
2
vittorie
2
pareggi
0
vittorie
7
gol fatti
3
gol fatti
Precedenti a Napoli
Competizione | Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | Fatti | Subiti |
---|---|---|---|---|---|---|
Serie B | 12 | 4 | 6 | 2 | 12 | 11 |
Serie A | 8 | 5 | 3 | 0 | 15 | 6 |
Coppa Italia | 8 | 5 | 2 | 1 | 14 | 5 |
Divisione Nazionale | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 1 |
30 | 15 | 12 | 3 | 43 | 23 |
1-20 di 38 |
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