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venerdì 23 maggio 2025
Napoli - Cagliari
2-0
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Serie A

Napoli campione nel segno di McTominay e Lukaku: è il quarto scudetto!
Missione compiuta per Conte, che vince il quinto titolo da allenatore, con la terza formazione diversa: è record per la Serie A
venerdì 23 maggio 2025
gazzetta.it

NAPOLI - Canta Napoli: ed è una musica che squarcia le tenebre ed accompagna le lacrime di una città incredula: Campione d'Italia, come nessuno avrebbe sospettato ad agosto, andando oltre ogni limite e prendendosi un titolo che è la sintesi del coraggio e della tenacia. Campione d'Italia con una squadra di valore ma non la più forte, non la favorita, e un allenatore che ci ha creduto sempre, anche quando sembrava che non esistessero più le condizioni, e ce ne sono stati momenti.

Campione d'Italia è un club che ha saputo rialzarsi, ha investito 150 milioni nella scorsa estate, ha rischiato privandosi di Kvaratskhelia a gennaio e però ha resistito. Campione d'Italia al minuto 42' di un'ennesima notte folle, perché su un pallone deliziosamente indecifrabile tra l'ansia di uno stadio (e di una città intera), Scott McTominay si è inventato un capolavoro nel capolavoro e quando è arrivato il traversone di Politano, senza pensarci su, avvitandosi su se stesso ed ignorando qualsiasi banalità, con quella che una volta, ma anche oggi, si chiama sforbiciata, ha spaccato la notte di Napoli. È stato un assalto ritmicamente portato al sogno, lasciando che il Napoli danzasse all'orgogliosa reazione del Cagliari, sfiorando il gol ripetutamente - subito con Raspadori, poi con Politano e a seguire con Spinazzola - ma quando al Maradona sono comparsi i fantasmi perché da Como è arrivata la notizia del gol dell'Inter, la squadra di Conte non si è scomposta, non è andata in confusione, ha continuato a giocare, pensando che in fin dei conti sarebbe bastato un solo gol.

E poi, per mettersi al sicuro, alle 22.02, praticamente in contemporanea - Romelu Lukaku ha preparato le bottiglie di champagne a modo suo, con una forza bruta, liberandosi degli avversari con quella sua mole impressionante e chiudendola lì, 2-0 e che cominciasse la festa, ma senza disunirsi, perché il calcio sa essere devastante e diabolico e Antonio Conte, che l'ha vista dal dirigibile - la postazione che sovrasta la tribuna stampa - è rimasto impassibile finché ha potuto, fingendo di non vedere quelle mani che si agitavano e lo imploravano, lo cercavano simbolicamente per stringere le sue e dirgli grazie.

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spazzolala (40' st Mazzocchi); Politano (16' st Neres), Anguissa (40' st Billing), Gilmour, McTominay; Raspadori (40' st Ngonge), Lukaku (31' st Simeone). A disp.: Contini, Scuffet, Buongiorno, Juan Jesus, Okafor, Marin, Ngonge, Hasa, Mazzocchi, Lobotka. All.: Stellini

CAGLIARI (3-5-2): Sherri (37' st Ciocci); Zappa, Mina, Luperto; Zortea (12' st Marin), Adopo, Mambo (12' st Palomino), Deiola, Augello (29' st Obert); Piccoli, Viola (12' st Mutandwa). A disp.: Iliev, Coman, Prati, Jankto, Cogoni, Vinciguerra, Pintus. All.: Nicola

Arbitro: La Penna

Marcatori: 42' McTominay, 6' st Lukaku

Ammoniti: Politano, Lukaku (N); Makombou (C)

venerdì 23 maggio 2025
Napoli - Cagliari
2-0
Napoli
Cagliari
Serie A
Stadio Maradona di Napoli

Romelu LUKAKU

Belgio

Scott MCTOMINAY

Scozia

Napoli campione nel segno di McTominay e Lukaku: è il quarto scudetto!
Missione compiuta per Conte, che vince il quinto titolo da allenatore, con la terza formazione diversa: è record per la Serie A
venerdì 23 maggio 2025
gazzetta.it

NAPOLI - Canta Napoli: ed è una musica che squarcia le tenebre ed accompagna le lacrime di una città incredula: Campione d'Italia, come nessuno avrebbe sospettato ad agosto, andando oltre ogni limite e prendendosi un titolo che è la sintesi del coraggio e della tenacia. Campione d'Italia con una squadra di valore ma non la più forte, non la favorita, e un allenatore che ci ha creduto sempre, anche quando sembrava che non esistessero più le condizioni, e ce ne sono stati momenti.

Campione d'Italia è un club che ha saputo rialzarsi, ha investito 150 milioni nella scorsa estate, ha rischiato privandosi di Kvaratskhelia a gennaio e però ha resistito. Campione d'Italia al minuto 42' di un'ennesima notte folle, perché su un pallone deliziosamente indecifrabile tra l'ansia di uno stadio (e di una città intera), Scott McTominay si è inventato un capolavoro nel capolavoro e quando è arrivato il traversone di Politano, senza pensarci su, avvitandosi su se stesso ed ignorando qualsiasi banalità, con quella che una volta, ma anche oggi, si chiama sforbiciata, ha spaccato la notte di Napoli. È stato un assalto ritmicamente portato al sogno, lasciando che il Napoli danzasse all'orgogliosa reazione del Cagliari, sfiorando il gol ripetutamente - subito con Raspadori, poi con Politano e a seguire con Spinazzola - ma quando al Maradona sono comparsi i fantasmi perché da Como è arrivata la notizia del gol dell'Inter, la squadra di Conte non si è scomposta, non è andata in confusione, ha continuato a giocare, pensando che in fin dei conti sarebbe bastato un solo gol.

E poi, per mettersi al sicuro, alle 22.02, praticamente in contemporanea - Romelu Lukaku ha preparato le bottiglie di champagne a modo suo, con una forza bruta, liberandosi degli avversari con quella sua mole impressionante e chiudendola lì, 2-0 e che cominciasse la festa, ma senza disunirsi, perché il calcio sa essere devastante e diabolico e Antonio Conte, che l'ha vista dal dirigibile - la postazione che sovrasta la tribuna stampa - è rimasto impassibile finché ha potuto, fingendo di non vedere quelle mani che si agitavano e lo imploravano, lo cercavano simbolicamente per stringere le sue e dirgli grazie.

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spazzolala (40' st Mazzocchi); Politano (16' st Neres), Anguissa (40' st Billing), Gilmour, McTominay; Raspadori (40' st Ngonge), Lukaku (31' st Simeone). A disp.: Contini, Scuffet, Buongiorno, Juan Jesus, Okafor, Marin, Ngonge, Hasa, Mazzocchi, Lobotka. All.: Stellini

CAGLIARI (3-5-2): Sherri (37' st Ciocci); Zappa, Mina, Luperto; Zortea (12' st Marin), Adopo, Mambo (12' st Palomino), Deiola, Augello (29' st Obert); Piccoli, Viola (12' st Mutandwa). A disp.: Iliev, Coman, Prati, Jankto, Cogoni, Vinciguerra, Pintus. All.: Nicola

Arbitro: La Penna

Marcatori: 42' McTominay, 6' st Lukaku

Ammoniti: Politano, Lukaku (N); Makombou (C)

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