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Maradona: «Il Napoli deve sognare lo scudetto»
L'ex Pibe de oro: «Ricordo un Napoli-Cremonese inutile: c'erano 80 mila persone sugli spalti. In quel momento capii che a Napoli dovevo vincere, altrimenti era meglio smettere»
domenica 15 gennaio 2017
corrieredellosport.it

NAPOLI - «A Barcellona pensavo di poter pareggiare, vincere e anche perdere, ma quando sono arrivato a Napoli mi sono detto: qua no, qua devo vincere e basta». Così Diego Armando Maradona si è presentato in conferenza stampa a 24 ore dallo spettacolo "Tre volte 10" al Teatro San Carlo che lo vedrà protagonista al fianco di Alessandro Siani.

«ECCO PERCHE' AMO QUESTA GENTE» - Pochi minuti di conferenza sono bastati all'ex Pibe de Oro per riprendersi tutto l'affetto di un popolo, quello partenopeo, che mai lo ha dimenticato. «Quello che vivremo domani non sarà uno spettacolo, ma un racconto del ‘Maradona di dentro’, prima di scendere in campo», ha detto Diego accanto a Siani e al sindaco di Napoli De Magistris. «Tanta gente mi chiedeva di battere la Juve, e gliene abbiamo fatti cinque, poi mi hanno chiesto di superare l'Inter e le abbiamo tolto uno scudetto. Senza parlare del Milan... Però sapete qual è la partita che mi è rimasta maggiormente nel cuore? Un Napoli-Cremonese che non valeva nulla. Per quella partuta c'erano 80 mila persone al San Paolo. Quella stessa notte mi sono detto che se a Napoli non avessi lottato per lo scudetto avrei smesso di giocare. Se oggi il Napoli può pensare allo scudetto è anche grazie a me. Mi sarei vergognato di portare 80mila persone a vedere una partita che non valeva niente. Non lo avrei permesso», ha detto Maradona. 

L'ANEDDOTO - «La passione che il popolo napoletano mi ha trasmesso era senza fine: quando eravamo avanti di quattro gol e io avevo fatto solo gli assist, sentivo la gente che dagli spalti cantava “vulimm o gol e Maradona”. Lo chiedevano fino alla fine. Per questa gente dobbiamo continuare a sognare di vincere lo scudetto. Quando avrò risolto i miei problemi con l'Italia voglio portare il Napoli nel mondo, ne ho già parlato con De Laurentiis», ha concluso Diego.

 

Diego Armando MARADONA

Argentina

Maradona: «Il Napoli deve sognare lo scudetto»
L'ex Pibe de oro: «Ricordo un Napoli-Cremonese inutile: c'erano 80 mila persone sugli spalti. In quel momento capii che a Napoli dovevo vincere, altrimenti era meglio smettere»
domenica 15 gennaio 2017
corrieredellosport.it

NAPOLI - «A Barcellona pensavo di poter pareggiare, vincere e anche perdere, ma quando sono arrivato a Napoli mi sono detto: qua no, qua devo vincere e basta». Così Diego Armando Maradona si è presentato in conferenza stampa a 24 ore dallo spettacolo "Tre volte 10" al Teatro San Carlo che lo vedrà protagonista al fianco di Alessandro Siani.

«ECCO PERCHE' AMO QUESTA GENTE» - Pochi minuti di conferenza sono bastati all'ex Pibe de Oro per riprendersi tutto l'affetto di un popolo, quello partenopeo, che mai lo ha dimenticato. «Quello che vivremo domani non sarà uno spettacolo, ma un racconto del ‘Maradona di dentro’, prima di scendere in campo», ha detto Diego accanto a Siani e al sindaco di Napoli De Magistris. «Tanta gente mi chiedeva di battere la Juve, e gliene abbiamo fatti cinque, poi mi hanno chiesto di superare l'Inter e le abbiamo tolto uno scudetto. Senza parlare del Milan... Però sapete qual è la partita che mi è rimasta maggiormente nel cuore? Un Napoli-Cremonese che non valeva nulla. Per quella partuta c'erano 80 mila persone al San Paolo. Quella stessa notte mi sono detto che se a Napoli non avessi lottato per lo scudetto avrei smesso di giocare. Se oggi il Napoli può pensare allo scudetto è anche grazie a me. Mi sarei vergognato di portare 80mila persone a vedere una partita che non valeva niente. Non lo avrei permesso», ha detto Maradona. 

L'ANEDDOTO - «La passione che il popolo napoletano mi ha trasmesso era senza fine: quando eravamo avanti di quattro gol e io avevo fatto solo gli assist, sentivo la gente che dagli spalti cantava “vulimm o gol e Maradona”. Lo chiedevano fino alla fine. Per questa gente dobbiamo continuare a sognare di vincere lo scudetto. Quando avrò risolto i miei problemi con l'Italia voglio portare il Napoli nel mondo, ne ho già parlato con De Laurentiis», ha concluso Diego.

 

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