10maggio87.it
|
10maggio87.it10maggio87.it
Notizie
Stagione
Precedenti
Almanacco
Giocatori
Statistiche
  1. Home
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. In Primo Piano
  6. /
  7. Napoli
  1. Home
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. In Primo Piano
  6. /
  7. Napoli

De Laurentiis: «Barcellona-Napoli si giochi altrove. La Uefa? Imbarazzante...»
Il presidente del Napoli prima dell'assemblea della Lega Serie A: "Dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi. Una follia ripartire il 12 settembre, al Cts cervelloni o cervellotici"
giovedì 30 luglio 2020
corrieredellosport.it

MILANO - Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ribadisce che il prossimo campionato non può cominciare il 12 settembre e che non si può andare oltre i primi di ottobre, come ha detto il presidente federale, Gabriele Gravina. "E' vero, ma innanzitutto dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi, se si continua a fare finta di nulla - dice De Laurentiis arrivando nell'hotel di Milano dove è in programma l'assemblea della Lega Serie A -. Secondo me non ci dovrebbero essere le vacanze per i politici questa estate. Poi abbiamo questi geni del comitato (scientifico, ndr), non so dove li abbiano riperticati. Basterebbe che le venti società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Sono capoccioni perché sono grandi cervelli o perché sono solo cervellotici che non si sanno prendere le responsabilità? O il paese riprende o fallisce. Ora non siamo solo sotto schiaffo ma sotto terra, se ci vogliono mettere anche una lapide sopra...".

"Gravina - continua il presidente del Napoli - a me ha sempre detto che è una follia partire il 12 settembre perché ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali, le società più importanti, senza i quali il campionato di Serie A non verrebbe preso in considerazione, impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions League. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori. Quando poi facciamo il ritiro preparatorio? Il problema è che gli impiegati devono fare gli impiegati e gli imprenditori devono fare gli imprenditori. La politica deve seguire gli imprenditori, perché la politica se non pensa all'economia farà sempre acqua".

Sulla possibile decisione della Uefa di far giocare Barcellona-Napoli a Lisbona e non al Camp Nou per l'emergenza sanitaria in Spagna, il presidente dei partenopei ha espresso le sue perplessità: "Se hanno deciso che la Champions si fa in Portogallo e l'Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità. E' sempre una grande partita contro il Barcellona, la quarta in questa stagione. Ma la Uefa... Io telefono, parlo, chiedo ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania, a Ginevra. E' come se stessimo a scuola, alla Uefa non c'è nessuno che sa fare impresa, coi soldi nostri poi. E' un'altra assurdità".

Il presidente del Napoli ha parlato anche di Paolo Dal Pino che, nell'assemblea di oggi della Lega Serie A, illustrerà le sei offerte dei fondi di investimento per la media company destinata a gestire i diritti tv. "Ora dobbiamo vedere se continuare a far guadagnare gli altri o se invece siamo davvero imprenditori per rafforzare i nostri club e quindi poter fare gli stadi, comprare bravi calciatori, accontentare i nostri tifosi. Non è che Dal Pino indicherà la strada da seguire, ci si dimenticano sempre i ruoli: un presidente presiede, non decide. Lui è stato bravissimo. Perché su una Serie A su cui tutti i media muovevano grandi preoccupazioni facendoci sprofondare nel delirio dell'insufficienza, abbiamo dimostrato che pur sembrando così caotici e disuniti, siamo un punto di riferimento e di grande interesse per ben sei fondi - ha notato De Laurentiis -. Ora dobbiamo vedere se continuare a far guadagnare gli altri o se invece siamo davvero imprenditori per rafforzare i nostri club e quindi poter fare gli stadi, comprare bravi calciatori, accontentare i nostri tifosi. Sennò sembra che noi abbiamo abbracciato questo sport bellissimo che è anche un'industria importantissima per far contento chi? Dei terzi? Noi dobbiamo far felici i tifosi e noi stessi".

Infine sul nuovo acquisto azzurro, Victor Osimhen, con l'affare già conclusoin attesa solo dell'ufficialità, ha detto: "Attesa per il tweet ufficiale? Aspettate qualche giorno". 

Aurelio DE LAURENTIIS

Italia

Victor OSIMHEN

Nigeria

De Laurentiis: «Barcellona-Napoli si giochi altrove. La Uefa? Imbarazzante...»
Il presidente del Napoli prima dell'assemblea della Lega Serie A: "Dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi. Una follia ripartire il 12 settembre, al Cts cervelloni o cervellotici"
giovedì 30 luglio 2020
corrieredellosport.it

MILANO - Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ribadisce che il prossimo campionato non può cominciare il 12 settembre e che non si può andare oltre i primi di ottobre, come ha detto il presidente federale, Gabriele Gravina. "E' vero, ma innanzitutto dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi, se si continua a fare finta di nulla - dice De Laurentiis arrivando nell'hotel di Milano dove è in programma l'assemblea della Lega Serie A -. Secondo me non ci dovrebbero essere le vacanze per i politici questa estate. Poi abbiamo questi geni del comitato (scientifico, ndr), non so dove li abbiano riperticati. Basterebbe che le venti società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Sono capoccioni perché sono grandi cervelli o perché sono solo cervellotici che non si sanno prendere le responsabilità? O il paese riprende o fallisce. Ora non siamo solo sotto schiaffo ma sotto terra, se ci vogliono mettere anche una lapide sopra...".

"Gravina - continua il presidente del Napoli - a me ha sempre detto che è una follia partire il 12 settembre perché ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali, le società più importanti, senza i quali il campionato di Serie A non verrebbe preso in considerazione, impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions League. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori. Quando poi facciamo il ritiro preparatorio? Il problema è che gli impiegati devono fare gli impiegati e gli imprenditori devono fare gli imprenditori. La politica deve seguire gli imprenditori, perché la politica se non pensa all'economia farà sempre acqua".

Sulla possibile decisione della Uefa di far giocare Barcellona-Napoli a Lisbona e non al Camp Nou per l'emergenza sanitaria in Spagna, il presidente dei partenopei ha espresso le sue perplessità: "Se hanno deciso che la Champions si fa in Portogallo e l'Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità. E' sempre una grande partita contro il Barcellona, la quarta in questa stagione. Ma la Uefa... Io telefono, parlo, chiedo ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania, a Ginevra. E' come se stessimo a scuola, alla Uefa non c'è nessuno che sa fare impresa, coi soldi nostri poi. E' un'altra assurdità".

Il presidente del Napoli ha parlato anche di Paolo Dal Pino che, nell'assemblea di oggi della Lega Serie A, illustrerà le sei offerte dei fondi di investimento per la media company destinata a gestire i diritti tv. "Ora dobbiamo vedere se continuare a far guadagnare gli altri o se invece siamo davvero imprenditori per rafforzare i nostri club e quindi poter fare gli stadi, comprare bravi calciatori, accontentare i nostri tifosi. Non è che Dal Pino indicherà la strada da seguire, ci si dimenticano sempre i ruoli: un presidente presiede, non decide. Lui è stato bravissimo. Perché su una Serie A su cui tutti i media muovevano grandi preoccupazioni facendoci sprofondare nel delirio dell'insufficienza, abbiamo dimostrato che pur sembrando così caotici e disuniti, siamo un punto di riferimento e di grande interesse per ben sei fondi - ha notato De Laurentiis -. Ora dobbiamo vedere se continuare a far guadagnare gli altri o se invece siamo davvero imprenditori per rafforzare i nostri club e quindi poter fare gli stadi, comprare bravi calciatori, accontentare i nostri tifosi. Sennò sembra che noi abbiamo abbracciato questo sport bellissimo che è anche un'industria importantissima per far contento chi? Dei terzi? Noi dobbiamo far felici i tifosi e noi stessi".

Infine sul nuovo acquisto azzurro, Victor Osimhen, con l'affare già conclusoin attesa solo dell'ufficialità, ha detto: "Attesa per il tweet ufficiale? Aspettate qualche giorno". 

Altre notizie

Napoli, vertice a Capri Gattuso-De Laurentiis: Ünder, Reguilon e non solo...

10 ago 2020, 10:12

Mertens: «Il Barcellona? Può succedere di tutto»

30 lug 2020, 15:11

Bartomeu: «Giusto giocare al Camp Nou»

6 ago 2020, 08:06

Articoli su #DeLaurentiis

13 lug 2020

De Laurentiis: «Napoli macchina da Europa. C'è stato incidente ancelottiano»

24 ago 2020

De Laurentiis: «Tifosi, sostenete Osimhen. Nuove maglie il 27»

25 ago 2020

De Laurentiis: «Avvoltoi sui gioielli del Napoli, ma non faremo sconti»

Articoli su #BarcellonaNapoli

02 ago 2020

Gattuso: «Barcellona? Ho già la formazione in testa. Oggi andavo espulso»

03 ago 2020

Insigne, esito esami: resta l'infiammazione, ma il quadro clinico è molto migliorato

25 lug 2020

Gattuso: «A Barcellona possiamo fare la storia del Napoli»

Articoli su #Coronavirus

24 ago 2020

Si parte per Castel di Sangro: i 34 convocati

27 ago 2020

Napoli, Petagna negativo al secondo tampone: si aspetta il terzo

10 set 2020

Aurelio De Laurentiis positivo al Covid-19

10maggio87.it
https://www.10maggio87.it
|
Chi SiamoPrivacySitemap
© 2012-2025 10maggio87.it - tutti i diritti riservati
Sviluppato da Neapolis Web Digital Ltd