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lunedì 30 novembre 2015
Napoli - Inter
2-1
Serie A
Stadio San Paolo di Napoli

Serie A

Serie A, Napoli-Inter 2-1: favoloso Higuain, azzurri in testa
La squadra di Sarri vince l'ennesimo scontro diretto grazie ai colpi del campione argentino e vola in testa. Finale incandescente con i nerazzurri in dieci: pali di Jovetic e Miranda
lunedì 30 novembre 2015
corrieredellosport.it

NAPOLI - Da questa sera la Serie A ha una nuova capolista. Il Napoli vince il quinto scontro diretto su cinque, fa la voce grossa al San Paolo contro l'Inter e si prende la vetta a 25 anni di distanza dall'ultimo primato solitario. Higuain è favoloso, il simbolo di una squadra affamata: con una doppietta, smonta la difesa interista e fa sognare i tifosi napoletani. Parlare di scudetto si può, lo dicono i numeri impressionanti degli uomini di Sarri, alla 14ª vittoria nelle ultime 16 partite disputate, tra campionato e Europa League. Dopo il 2-0, con l'uomo in più per l'espulsione di Nagatomo, sembrava ormai fatta, invece il gol di Ljajic e l'orgoglio dei nerazzurri costringono il Napoli a un finale con il fiato sospeso, fino al doppio palo di Jovetic e Miranda nel recupero e il fischio finale liberatorio di Orsato che chiude una sfida avvincente, degna di uno scontro al vertice.

LA PARTITA - Al San Paolo il clima è rovente. Nessuna sorpresa nel Napoli: confermato il trio d'attacco Insigne-Higuain-Callejon. Nell'Inter, invece, Icardi è preferito a Jovetic. Fuori anche Felipe Melo.

SUBITO PIPITA - Il Napoli è affamato e parte subito in quarta. Al primo affondo, Higuain fa centro, l'undicesimo in campionato. Sono passati 63 secondi dal fischio d'inizio: cross dalla sinistra, Callejon tocca per l'argentino che si gira e scarica alle spalle di Handanovic un destro terrificante, è un gol alla Batistuta. L'atmosfera al San Paolo si fa ancora più incandescente.

La partita, in pratica, non è mai stata in parità. L'Inter si ritrova senza guida, spaesata, e ci mette un po' per riorganizzarsi. Tutta la produzione offensiva nerazzurra nella prima mezz'ora è un sinistro da fuori area di Guarin che finisce di poco sopra la traversa. La squadra di Mancini sbaglia tanto (un passaggio su quattro nel primo tempo) e spesso si affida ai lanci lunghi. I nerazzurri non possono sbilanciarsi più di tanto perché in velocità il Napoli sa fare le cose migliori. La squadra di Sarri crea tre o quattro situazioni di potenziale pericolo per la porta di Handanovic, ma non riesce a finalizzare.

INTER IN DIECI - Nei minuti conclusivi del primo tempo la seconda svolta della partita. L'Inter passa dall'occasione per il pareggio capitata a Perisic all'espulsione di Nagatomo. I nerazzurri protestano per il secondo giallo, un intervento su Allan che è più plateale che violento, ma Orsato è irremovibile. 

FUORI ICARDI - Al rientro in campo, nell'Inter non c'è Icardi, sostituito da Telles: con l'uomo in meno, Mancini sacrifica un attaccante, ma a sorpresa sceglie il capitano. Con l'uomo in più il Napoli può gestire la palla, costringendo gli avversari a una costante rincorsa. Servirebbe però il gol della tranquillità e dopo dieci minuti Hamsik e compagni alzano il ritmo.

MOSTRUOSO HIGUAIN - Allan manda un primo avvertimento a Handanovic al 60' con un destro potente, ma impreciso. Due minuti più tardi, il San Paolo è ancora una volta ai piedi di Higuain. Un rinvio di testa di Albiol si trasforma in un lancio in profondità di Higuain, che ci mette il fisico contro Miranda e Murillo, protegge il pallone e lo scaraventa alle spalle del portiere interista. L'attaccante argentino è una furia inarrestabile.

L'INTER TORNA IN PARTITA - La partita però non è chiusa perché, proprio quando sembrava sul punto di crollare, l'Inter trova le energie per tornare in partita e mettere paura al Napoli. Ljajic riesce a calciare di sinistro appena dentro l'area di rigore: Reina si tuffa, ma la conclusione è troppo angolata. È un colpo alle certezze del Napoli, che nonostante l'uomo in più soffre nei minuti finali. Sarri si copre, toglie Hamsik e Callejon inserendo David Lopez e Maggio; Mancini risponde con Jovetic al posto di Perisic.

DOPPIO PALO INTER - Il finale è pazzesco, nel recupero succede di tutto. Nello stesso minuto, l'Inter centra due volte il palo, con Jovetic e Miranda; nella seconda occasione, è decisiva la deviazione di Reina. Il San Paolo tira un sospiro di sollievo e festeggia il Napoli capolista cantando "Un giorno all'improvviso", il coro che è ormai la colonna sonora di una stagione che può dimenticare indimenticabile.

lunedì 30 novembre 2015
Napoli - Inter
2-1
Napoli
Inter
Serie A
Stadio San Paolo di Napoli

Classifica Serie A - 2015-16

Juventus
Juventus
91
Napoli
Napoli
82
Roma
Roma
80
Inter
Inter
67
Fiorentina
Fiorentina
64
Sassuolo
Sassuolo
61
Milan
Milan
57
Lazio
Lazio
54
Chievo
Chievo
50
Genoa
Genoa
46
Empoli
Empoli
46
Torino
45
Atalanta
45
Bologna
42
Sampdoria
40
Udinese
39
Palermo
39
Carpi
38
Frosinone
31
Verona
28

Serie A, Napoli-Inter 2-1: favoloso Higuain, azzurri in testa
La squadra di Sarri vince l'ennesimo scontro diretto grazie ai colpi del campione argentino e vola in testa. Finale incandescente con i nerazzurri in dieci: pali di Jovetic e Miranda
lunedì 30 novembre 2015
corrieredellosport.it

NAPOLI - Da questa sera la Serie A ha una nuova capolista. Il Napoli vince il quinto scontro diretto su cinque, fa la voce grossa al San Paolo contro l'Inter e si prende la vetta a 25 anni di distanza dall'ultimo primato solitario. Higuain è favoloso, il simbolo di una squadra affamata: con una doppietta, smonta la difesa interista e fa sognare i tifosi napoletani. Parlare di scudetto si può, lo dicono i numeri impressionanti degli uomini di Sarri, alla 14ª vittoria nelle ultime 16 partite disputate, tra campionato e Europa League. Dopo il 2-0, con l'uomo in più per l'espulsione di Nagatomo, sembrava ormai fatta, invece il gol di Ljajic e l'orgoglio dei nerazzurri costringono il Napoli a un finale con il fiato sospeso, fino al doppio palo di Jovetic e Miranda nel recupero e il fischio finale liberatorio di Orsato che chiude una sfida avvincente, degna di uno scontro al vertice.

LA PARTITA - Al San Paolo il clima è rovente. Nessuna sorpresa nel Napoli: confermato il trio d'attacco Insigne-Higuain-Callejon. Nell'Inter, invece, Icardi è preferito a Jovetic. Fuori anche Felipe Melo.

SUBITO PIPITA - Il Napoli è affamato e parte subito in quarta. Al primo affondo, Higuain fa centro, l'undicesimo in campionato. Sono passati 63 secondi dal fischio d'inizio: cross dalla sinistra, Callejon tocca per l'argentino che si gira e scarica alle spalle di Handanovic un destro terrificante, è un gol alla Batistuta. L'atmosfera al San Paolo si fa ancora più incandescente.

La partita, in pratica, non è mai stata in parità. L'Inter si ritrova senza guida, spaesata, e ci mette un po' per riorganizzarsi. Tutta la produzione offensiva nerazzurra nella prima mezz'ora è un sinistro da fuori area di Guarin che finisce di poco sopra la traversa. La squadra di Mancini sbaglia tanto (un passaggio su quattro nel primo tempo) e spesso si affida ai lanci lunghi. I nerazzurri non possono sbilanciarsi più di tanto perché in velocità il Napoli sa fare le cose migliori. La squadra di Sarri crea tre o quattro situazioni di potenziale pericolo per la porta di Handanovic, ma non riesce a finalizzare.

INTER IN DIECI - Nei minuti conclusivi del primo tempo la seconda svolta della partita. L'Inter passa dall'occasione per il pareggio capitata a Perisic all'espulsione di Nagatomo. I nerazzurri protestano per il secondo giallo, un intervento su Allan che è più plateale che violento, ma Orsato è irremovibile. 

FUORI ICARDI - Al rientro in campo, nell'Inter non c'è Icardi, sostituito da Telles: con l'uomo in meno, Mancini sacrifica un attaccante, ma a sorpresa sceglie il capitano. Con l'uomo in più il Napoli può gestire la palla, costringendo gli avversari a una costante rincorsa. Servirebbe però il gol della tranquillità e dopo dieci minuti Hamsik e compagni alzano il ritmo.

MOSTRUOSO HIGUAIN - Allan manda un primo avvertimento a Handanovic al 60' con un destro potente, ma impreciso. Due minuti più tardi, il San Paolo è ancora una volta ai piedi di Higuain. Un rinvio di testa di Albiol si trasforma in un lancio in profondità di Higuain, che ci mette il fisico contro Miranda e Murillo, protegge il pallone e lo scaraventa alle spalle del portiere interista. L'attaccante argentino è una furia inarrestabile.

L'INTER TORNA IN PARTITA - La partita però non è chiusa perché, proprio quando sembrava sul punto di crollare, l'Inter trova le energie per tornare in partita e mettere paura al Napoli. Ljajic riesce a calciare di sinistro appena dentro l'area di rigore: Reina si tuffa, ma la conclusione è troppo angolata. È un colpo alle certezze del Napoli, che nonostante l'uomo in più soffre nei minuti finali. Sarri si copre, toglie Hamsik e Callejon inserendo David Lopez e Maggio; Mancini risponde con Jovetic al posto di Perisic.

DOPPIO PALO INTER - Il finale è pazzesco, nel recupero succede di tutto. Nello stesso minuto, l'Inter centra due volte il palo, con Jovetic e Miranda; nella seconda occasione, è decisiva la deviazione di Reina. Il San Paolo tira un sospiro di sollievo e festeggia il Napoli capolista cantando "Un giorno all'improvviso", il coro che è ormai la colonna sonora di una stagione che può dimenticare indimenticabile.

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